Forum dei giovani, biblioteche ed edicole: il sì del Consiglio
Nov 9th, 2010 | Di cc | Categoria: Cronaca di NapoliNapoli dà la parola ai suoi giovani. Il provvedimento di iniziativa consiliare sull’istituzione del Forum dei
giovani e l’approvazione del relativo statuto ha superato l’esame dell’Aula di Via Verdi lo scorso 25 ottobre,
a maggioranza e con l’astensione dei consiglieri Minisci e Parisi. Dopo l’intervento dei più giovani Santoro,Nicodemo, Anniciello, Di Marzio e Minisci – anche il Sindaco è voluta intervenire per elogiare
l’importanza civica dell’istituto. “Qualsiasi riforma istituzionale si possa individuare ha
detto la Iervolinonon
ha una logica senza il senso di cittadinanza attiva. La vita di un paese non finisce con il voto e la nostra
istruzione non educa alla partecipazione perciò, anche se questo Forum non sarà l’unica forma di
avvicinamento dei giovani alla politica, è comunque uno strumento positivo per parlare di educazione e delruolo degli Enti Locali e sviluppare un senso critico nelle nuove generazioni. Questo Forum far
à bene a
Napoli e se l’iniziativa verrà seguita da altre cittàha
concluso il Sindacofarà
bene al Paese”.
Grande soddisfazione anche dal Presidente del Consiglio, Leonardo Impegno: “Finalmente Napoli ha il
Forum dei Giovani. Grazie a questo strumento di partecipazione, le ragazze e i ragazzi di Napoli potranno
confrontarsi tra di loro e fare le proprie proposte, soprattutto sulle politiche giovanili. Napoli è fra le prime
città italiane ad avere un Forum giovanile su base elettiva. Questo è fondamentale perché consente ai giovanidi misurarsi con le procedure democratiche. Oggi, in Consiglio, c’
è stato un dibattito aperto e serio che havisto protagonisti soprattutto i consiglieri comunali più giovani, di entrambi gli schieramenti. Penso che
abbiamo scritto, tutti, una bella pagina a favore della partecipazione”.
Il Consiglio ha detto sì, sempre a maggioranza – 24 i sì e 9 gli astenuti alla
deliberazione n. 1620/09
contenente il Regolamento sulla rete delle biblioteche comunali. Molte le novità contenute nelprovvedimento, illustrate sinteticamente dall’Assessore Diego Guida, che ha spiegato l’essenzialit
à di una
nuova normativa che sostituisca quella attuale, datata 1970. La biblioteca diventa così non più solo un luogodi studio e approfondimento, ma uno spazio di aggregazione sociale, aperta a tutti senza distinzioni di et
à,
sesso ed estrazione sociale, dove si lavora anche per contrastare l’influenza microcriminale. Il 20% dei testi
disponibili tetto
elevato in Aula al 40% porterà
la firma di autori locali e saranno introdotte innovazioni
nella gestione tecnologica del patrimonio cartaceo. Attenzione anche alla multiculturalità presente sulterritorio, mentre sarà più facile l’accesso al servizio con la creazione delle “biblionapolipass” e
“biblionapolicard” che consentiranno gli scambi interbibliotecari dei testi e l’allineamento alla normativa
europea sulla gestione delle fotocopie.
Il giorno dopo, sempre in seconda convocazione, il Consiglio ha approvato con 26 SI, 2 NO (Carotenuto e
Fucito) e 1 astenuto (Palomba)un altro atto importante: il piano per la diffusione dei prodotti editoriali,
meglio conosciuto come “piano delle edicole” Questa delibera, stralcio dal piano commerciale, consentirà
agli edicolanti di “regolarizzare” il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico e la possibilità
di adeguarsi alla nuova normativa urbanistica e commerciale prevista per la categoria. La novità stanell’introduzione del procedimento unico, attraverso il quale l’atto autorizzativo finale comprenderà tutte le
licenze necessarie all’apertura di un punto vendita. Questa semplificazione dei procedimenti amministrativi
consentirà agli esercenti di “regolarizzarsi” con un approccio qualitativo e non quantitativo e con la
riqualificazione e l’ammodernamento della rete esistente.
Saranno eliminate le condizioni di disagio in alcune zone, per dare sicurezza agli operatori e risposte in senso
di sviluppo economico, con implicazioni sulla vivibilità urbana, sicurezza e turismo. Dopo la fase
transitoria, quando il piano andrà a regime, si regolarizzerà una maggiore garanzia per gli operatori attuali e,
con un incremento di 26 esercizi, si svilupperà l’attività in zone che ne sono prive. In una seconda fase è
prevista la programmazione delle zone che tenga presente la compatibilità dei punti vendita con il territorio,attraverso strumenti urbanistici vigenti e nel riguardo delle norme in materia di viabilità. Verranno, inoltre,
prese in considerazione le limitazioni nelle zone con alto valore archeologico, storico e ambientale e
rispettate le prescrizioni in materia igienicosanitaria.