Gli ‘Amici della Calabria’ chiedono la santificazione di Mino Reitano; Il lui doti di bontà e umiltà
Apr 22nd, 2009 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Culturadi Rosario Scavetta
FIUMARA (RC) - A neppure tre mesi dalla scomparsa c’è chi vorrebbe vedere santo Mino Reitano. Lo chiede al Vaticano l’associazione Amici della Calabria, che ha già iniziato a raccogliere testimonianze malgrado la moglie dica “di miracoli veri e propri che io sappia non ne ha mai compiuti”. La santità di Mino Reitano sta nella bontà e nell’umiltà riconosciute in lui da parte di coloro che gli sono stati vicini oltre che nella sua Fede in Gesù e nei valori della famiglia. Inoltre Reitano, che credeva così tanto nel valori della famiglia da riunire i suoi fratelli nelle case di un intero quartiere, ha dato ampia prova di Fede durante tutta la vita ma specialmente negli anni della malattia, offrendo un esempio eroico per tutti gli altri sofferenti”.
Così hanno scritto nella lettera inviata a personalità della Chiesa e della politica: all’arcivescovo di Reggio Calabria, Vittorio Mondello; al responsabile delle cause dei santi per la diocesi di Milano, don Ennio Apeciti; al presidente della provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Morabito; ai sindaci di Fiumara e Agrate Brianza, rispettivamente Stefano Repaci e Adriano Poletti, i paesi in cui Reitano nacque e visse. Aveva un’agendina in cui “al termine di ogni giornata, prima di andare a letto, scriveva: “Gesù e Maria, confido in voi, grazie del vostro aiuto” ha rivelato la moglie Patrizia in un’intervista a Papanews. “La sua Fede era reale, genuina, pura proprio come lui. Proprio grazie a questa Fede e al calore di noi familiari, ha affrontato la malattia in modo esemplare, senza lamentarsi mai e offrendo tutto ai piedi della Croce”. Era un devoto di Padre Pio e San Francesco di Paola: anche per questo, ha raccontato la moglie che qualche anno fa si era pensato che proprio Mino potesse interpretare questo santo in una fiction.