Governo, gli aiuti alle famiglie

Nov 7th, 2010 | Di cc | Categoria: Politica

Il presidente del Forum delle associazioni familiari, Belletti, ha chiesto al governo di presentarsi, lunedì prossimo, con impegni “forti e giusti”. “Vorremmo - ha aggiunto - che il premier si presentasse con qualcosa di concreto”, chiedendo “un fisco a misura di famiglia”. A questo proposito, Berlusconi ha preso un impegno solenne nel suo discorso alla Camera del 29 settembre: “Tenendo conto delle esigenze e delle compatibilità del bilancio pubblico, sulla base della lotta fiscale e del dividendo della crescita, senza creare ulteriore deficit, il governo intende pervenire entro la legislatura al varo di norme che consentano una graduale riduzione della tassazione su famiglie, sul lavoro, sulla ricerca. L’obiettivo della maggioranza di governo è ridurre la pressione fiscale e disboscare la grande giungla di un sistema fiscale che è praticamente rimasto invariato nelle sue parti fondamentali fin dalla riforma dei primi anni Settanta. Per le famiglie, soprattutto per quelle monoreddito delle fasce più deboli della popolazione, resta fondamentale l’obiettivo del quoziente familiare”.  Se non ci fosse stata la crisi finanziaria internazionale, il quoziente familiare sarebbe stato uno dei primi provvedimenti di questa legislatura, ma nonostante questo il governo ha fatto ugualmente molto, scegliendo di proteggere il risparmio e il potere d’acquisto dei cittadini e delle famiglie, a partire dai pensionati e dalle famiglie numerose a basso reddito. Non ci sono stati, a differenza di tutti gli altri i Paesi europei, aumenti di tasse. Le pensioni e gli stipendi non hanno avuto nessuna decurtazione ma si sono giovati, in molti casi, di aumenti contrattuali: è il caso ad esempio dei 17 milioni di pensionati, con l’aumento del 3,3% scattato a gennaio 2009 a recupero dell’inflazione del 2008 oppure dei 3.650.000 dipendenti della pubblica amministrazione, che a febbraio 2009 hanno avuto in busta paga gli aumenti stabiliti dal rinnovo del loro contratto per il biennio 2008-2009.  Il calo dell’inflazione (ai primi del 2010 ha toccato il livello più basso degli ultimi 50 anni) e il conseguente diminuire dei prezzi di molti generi di prima necessità hanno ulteriormente aiutato i più deboli. Come dimostrano i dati di inizio 2010 sul potere d’acquisto delle famiglie, nel periodo più acuto della crisi i redditi hanno tenuto e nell’ultimo trimestre 2009 è lievemente aumentata la capacità di risparmio delle famiglie. E’ stata la forte propensione al risparmio e la solidità economica delle famiglie italiane, unita all’efficacia delle iniziative del governo, a contenere gli effetti negativi della crisi. Ma vediamo in dettaglio tutte le iniziative del governo dirette alle famiglie.1.     Il bonus permette alle famiglie con bassi redditi di ottenere una riduzione media delle bollette del 15%. Per richiedere il bonus occorre avere un indicatore Isee non superiore a 7.500 euro e non superiore a 20.000 euro per le famiglie numerose, con 4 o più figli a carico. Per le domande presentate entro il 30 aprile 2010, il bonus ha avuto valore retroattivo al primo gennaio 2009.2.     Il bonus elettricità è uno sconto sulle bollette, per le famiglie a basso reddito, specie se numerose, e per gli ammalati che devono usare apparecchi elettrici salva-vita. 3.     La Carta Acquisti è stata introdotta nel 2008 per sostenere le famiglie e le persone anziane nella spesa alimentare e per le bollette. E’ caricata ogni 2 mesi con 80 euro. Per le domande fatte entro il 30 aprile 2009 la Carta Acquisti è stata caricata anche con i 120 euro, relativi ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2008. Da febbraio 2010, gli enti locali possono partecipare al finanziamento della carta acquisti. 4.     Il Fondo nuovi nati, per cui sono stati complessivamente stanziati 85 milioni di euro, prevede l’accesso a un finanziamento fino a 5.000 euro, senza ipoteca, da rimborsare in 5 anni a un tasso di interesse agevolato, quasi dimezzato alla norma. L’iniziativa aiuta le famiglie ad affrontare le spese legate alla nascita e all’assistenza dei nuovi figli. Possono accedere al Fondo le famiglie con bambini nati (o adottati) nel triennio 2009-2011. 5.     Dal 20 gennaio 2010 è possibile prenotare i buoni vacanza, destinati a famiglie con basso reddito e spendibili in strutture convenzionate per soggiorni al mare, in montagna, alle terme.6.     La detassazione dei premi di produzione per i lavoratori con reddito fino a 35.000 euro ha dato un ulteriore aiuto alle famiglie.7.     Il primo consiglio dei ministri di questa legislatura, il 21 maggio 2008, ha abolito l’Ici sulla prima casa, mantenendo l’impegno assunto in campagna elettorale. Visto che quasi otto italiani su dieci hanno la prima casa, l’abolizione dell’Ici è stata la prima, consistente detassazione su un bene primario.8.     Da gennaio 2009 il governo ha reso permanente la detrazione Irpef del 19% delle spese sostenute per pagare la retta degli asili nido statali, comunali o privati. Lo sconto massimo previsto è di 120 euro.9.     Per il triennio 2009-2011 sono stati aboliti i ticket sanitari da 10 euro su diagnostica e specialistica, previsti dal governo precedente.10.    Il governo ha prorogato fino al 2012 la detrazione fiscale del 36% per le spese di ristrutturazione degli immobili, fino a un massimo di 48.000 euro di spesa. Confermata anche la detrazione del 55% per i lavori di ristrutturazione e di riqualificazione energetica degli edifici. Dal 2009 la detrazione è ripartita in cinque rate annuali di pari importo. Il bonus fiscale del 55% per gli interventi di risparmio energetico spetta anche per interventi su immobili a uso commerciale. 

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