Secondo il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi la soluzione migliore per affrontare il resta il prossimo 21 giugno. La decisione è stata presa in conclusione al vertice del Pdl tenutsi stamani. Berlusconi ha anche polemizzato con il Pd che strumentalizzerebbe la questione relativa al risparmio di denaro. Intanto proprio dal segretario del Pd Dario Franceschini è arrivata la proposta di votare si e poi andare in Aula per modificare il cosidettoo “Porcellum”. Sul 25 aprile Berlusconi ha detto di voler partecipare alle celebrazioni anche se non ha rivelato il luogo e l’occasione. Si è svolta oggi il vertice del pdl per discutere del referendum elettorale. All’uscita dalla riunione il premier Silvio Berlusconi ha detto che secondo lui la data più probabile sarebbe il 21 giugno anche se: «la soluzione ottima sarebbe una leggina in Parlamento con l’accordo di tutti i gruppi, che è molto meglio di un decreto legge». Una posizione dettata anche dal fatto che in questi giorni il ministro degli Interni Roberto Maroni è stato incaricato di mediare con le opposizioni.
«Se l’opposizione volesse veramente evitare la spesa per il referendum, fossero anche 50 milioni, basterebbe presentare una leggina in Parlamento con il testo del referendum» ha detto ancora Berlusconi che ha anche polemizzato con il Pd. Per il presidente del Consiglio infatti la soluzione sarebbe semplice: «Invece - ha aggiunto - ne fanno un’occasione di critica, ma in realtà non lo vogliono assolutamente». Oggi si è svolta anche la riunione della direzione del Partito Democratico dalla quale è uscita la proposta del segretario Dario Franceschini: votare sì al referendum elettorale per puntare poi ad una modifica in Parlamento del «porcellum». Naturalmente a tenere banco sono sempre le polemiche sul 25 aprile. Alla fine Berlusconi avrebbe sciolto il nodo della sua parteciapazioni alle celebrazioni anche se non rivelato in quale occasione