Sono state richieste ulteriori indagini e 16 nuove persone sono state iscritte nel registro degli indagati, presso la Procura della Repubblica di Napoli. Si tratta delle indagini condotte dai Pm John Woodcock e Francesco Curcio, nell’ambito dei fondi stanziati al Comune di Napoli per attuare un Piano Parcheggi, in realtà mai decollato. Ai  primi quattro indagati, che per ora dovranno rispondere per truffa, se ne sono aggiunti sedici, i quali dovranno rispondere, invece, per abuso d’ufficio, turbativa d’asta e truffa aggravata, per aver conseguito fondi pubblici ed eluso un Piano pluriennale, che prevedeva la costruzione di vari parcheggi dislocati per la città. Nove anni di attesa e 26 milioni di euro mai utilizzati e sul quale, già dal 2007, hanno iniziato ad indagare i carabinieri del comando provinciale di Napoli. Nel mirino sono finiti alcuni Dirigenti del Comune, progettisti e liberi professionisti e si sospetta che sia stato realizzato una sorta di “cartello” tra le aziende che parteciparono alla gara per aggiudicarsi l’appalto pubblico per la costruzione dei parcheggi. Non si esclude, inoltre, il coinvolgimento di alcune delibere di giunta, tra cui quella in cui veniva approvato il Piano in questione. Tra i documenti sospetti anche una denuncia con la quale alcuni imprenditori lamentarono l’apertura delle buste, contenenti i progetti relativi alla costruzione dei parcheggi, non in pubblica sede e, quindi, a porte chiuse. Nonostante, la mera iscrizione nel registro degli indagati da parte dei Pm, rappresenti solo una modalità per poter condurre in modo corretto le indagini, è parso inevitabile, da parte degli stessi, chiedere al Gip il termine ulteriore di sei mesi per concludere le indagini stesse.

Rita Marsico