Un Biagio Izzo alla grande in una commedia divertente brillante e piena di vitalità, scritta con

Bruno Tabacchini. Un tè per tre messa in scena all’Olimpico di Roma dona agli spettatori due ore di

serenità e di ironia grazie all’istrione Biagio Izzo il nostro attore nazional-napoletano. L’inizio ci

riporta al tempo della nostra amata lira e tutto nasce dall’onestà di un uomo che essendo rimasto in

possesso di una schedina miliardaria, giocata con un amico morto subito dopo per l’emozione, cerca

in tutti i modi di trovare l’erede primogenito per dividere con lui la fortuna. Nella ricerca del

primogenito si susseguono una molteplicità di situazioni comiche, spassose caricature tutte condotte

con bravura e talento dal bravissimo ed abile Biagio Izzo che in una sequenza degna del migliore

Houdini riesce ad impersonare più personaggi tutti diversi tra loro e con accenti caratteriali

particolari e divertenti. Straordinaria la compagnia teatrale con attori di elevata professionalità e di

riprovata bravura tra cui spiccano Francesco Procopio, il procuratore/avvocato, che non può

definirsi una spalla ma un vero protagonista e la impareggiabile Teresa Del Vecchio nel ruolo della

domestica linguacciuta tutta propensa a monetizzare le proprie informazioni e modi di agire. La

commedia viene esaltata anche dalle scenografie in cui si intersecano immagini televisive e teatrali,

e da coreografie che danno un tocco di allegria e vivacità. Tutto questo grazie alla magnifica

struttura del teatro Olimpico che accentua ancora di più le caratteristiche sceniche della commedia.

Infine va ricordata la domanda che lo stesso Izzo si pone alla fine dello spettacolo e nel momento

dei ringraziamenti “ ma secondo voi oggi chi è disposto a ridare un milione di euro? “e la risposta

“ NISCIUNO”

BRAVO BIAGIO !!!!!

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