Berlusconi: suppongo che Fini continuerà a sostenere il governo
Ott 22nd, 2010 | Di cc | Categoria: Politica
Intervistato da Frankfurter Allgemeine Zeitung, Berlusconi è perentorio: “è ovvio che mi ripresento in caso di elezioni anticipate” e rassicura “l’Italia continua a rimanere un Paese con una stabile guida politica e un forte esecutivo che si basa sul consenso di un’ampia maggioranza”. Il lungo colloquio si snoda su numerosi temi. Sulla giustizia Berlusconi dice: “sulla nostra democrazia grava un macigno. Nella magistratura abbiamo una corrente che agisce in modo eversivo cercando di procedere contro chi è stato eletto legalmente dal popolo”. Aggiunge “non ho mai reclamato alcuna forma di tutela. Non sono io che ho chiesto le leggi ad personam. Sono i miei alleati che se ne fanno promotori a mio favore, ricorrendo agli strumenti legali della democrazia”. Continua poi: “il mio partito ha presentato un disegno di legge in base al quale durante il mandato vengono sospesi i processi contro il Capo dello Stato e il Presidente del Consiglio; anche i termini di prescrizione vengono sospesi durante il mandato. Una legge del genere esiste in molti Paesi”.E ancora: “è un fatto che io sono attaccato da procuratori e giudici di sinistra che abusano illegalmente del loro potere per fini di lotta politica”. Duro sull’Unione Europea: “la Ue si presenta come un avvocaticchio che sembra creare solo cataloghi di criteri e impedimenti”. Poi parla della situazione politica italiana: il Premier non immagina un “nuovo centro in grado di formare un Governo”. E, ad avvalorare la sua tesi, cita i sondaggi “un’alleanza elettorale di tutti i partiti del centro otterrebbe soltanto tra il dieci e il dodici per cento dei voti”.“Negli ultimi anni, sotto la mia guida, l’Italia ha fatto un passo importante verso il “bipolarismo”, verso una democrazia con governi che si alternano. Non credo che sia facile abbandonare così facilmente questo schema”. E sul Presidente della Camera afferma “suppongo che Fini continuerà a sostenere il governo”. Nel caso di elezioni anticipate specifica “vedremo se il programma del partito di Fini sarà tale da consentire di renderlo parte integrante della coalizione”.Racconta degli ottimi rapporti personali che ha con numerosi leader internazionali. Parte descrivendo Putin: “come persona è il contrario di come viene dipinto dalla stampa occidentale. È sensibile, aperto, ha il senso dell’amicizia, ha rispetto per tutti, soprattutto per le persone umili, e una profonda comprensione della democrazia”. E sulla Russia continua: “la transizione dal totalitarismo alla democrazia è lunga e difficile. Tuttavia sono convinto che la leadership russa è animata dalle migliori intenzioni. È una fortuna, per la Russia e per noi, che vi siano Medvedev e Putin. Conosco a fondo tutti e due”.Assicura che i rapporti tra Italia e Germania sono “eccellenti. Le nostre economie sono complementari e per molti aspetti interdipendenti. L’interscambio italo-tedesco è maggiore di quelli italo-francese e italo-britannico messi insieme. Anche i rapporti politici sono eccellenti. Stimo molto il Cancelliere Merkel come persona”. E risponde anche alla domanda sulla vicenda Mondadori: “i giornali parlano di irregolarità fiscali commesse nel 2003 a Roma. In quel periodo come Presidente del Consiglio non avevo più niente a che fare con il gruppo Mediaset presieduto da mio figlio e mia figlia. Si accusa l’azienda di aver evaso 1,9 milioni di euro nel 2003, quando per lo stesso periodo ha pagato 450 milioni di tasse. Nel 2004 l’impresa ha pagato imposte equivalenti a 450 milioni e viene accusata di aver evaso la somma relativamente infima di 800.000 euro. E comunque, non mi sono mai occupato di questioni tributarie relative al mio gruppo aziendale”. Sottolinea “la verità è completamente diversa da quella proclamata dalla stampa di sinistra. Nessuno dei capi d’accusa rivolti da 17 anni contro di me da certa magistratura corrisponde alla verità. La realtà è che vengo attaccato da giudici di sinistra che abusano illegittimamente del loro potere per motivi di lotta politica”. Parla inoltre della crisi, assicurando che il nostro Paese non corre rischi per l’affidabilità creditizia: “in Italia lo Stato ha un elevato indebitamento, mentre le famiglie sono ricche. Abbiamo un solido sistema bancario. Lo Stato non ha dovuto aiutare nessuna banca. E ricordo che il nostro sistema pensionistico è uno dei più moderni d’Europa”. Ma specifica: “abbiamo ereditato dai passati governi un debito pubblico che è tra i più alti al mondo. Questi governi del “compromesso storico” con il partito comunista avevano raggiunto un record negativo aumentando l’indebitamento pubblico di otto volte nel periodo tra 1980 e 1992. Riguardo alla politica di bilancio, posso dire con orgoglio che nel mezzo di questa grave crisi economica e finanziaria internazionale il mio governo ha saputo mantenere i conti in ordine”. Il Premier evidenzia che oggi bisogna risparmiare: “è quello che l’Europa ci prescrive. Voglio anche ricordare che gli italiani hanno un debito privato inferiore a quello degli altri europei. Con le attuali misure di risparmio equivalenti a 25 miliardi di euro non abbiamo ancora raggiunto il nostro obiettivo, dobbiamo continuare a risparmiare. In luglio il deficit del bilancio pubblico ammontava al 5 percento del Pil; lo dobbiamo ridurre a circa il 3 percento entro il 2012”. E prosegue “all’ultimo vertice europeo sono stato quello che si è impegnato a favore di criteri di valutazione più severi. Durante la dichiarazione finale si è giunti all’accordo di tenere conto non solo dell’indebitamento pubblico, ma anche della stabilità, della sostenibilità e dell’indebitamento privato. Quanto all’indebitamento privato, in Italia abbiamo risultati positivi analoghi a quelli della Germania”. Fa un riferimento anche alla politica internazionale, con la questione irachena: il Premier nutre dubbi sulla strategia del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nei confronti dell’Iran per indurlo a recedere dalle sue ambizioni nucleari “anche noi abbiamo preso parte alle sanzioni, eppure temo che queste non avranno efficacia. Lo abbiamo visto in molti casi, per esempio a Cuba: le sanzioni portano piuttosto ad un consolidamento del regime, che si presenta come martire. Sarebbe più utile un approccio più morbido e prudente”, per il quale sarà indispensabile il contributo della Cina e della Russia. Sul tema dell’immigrazione Berlusconi sostiene: “l’integrazione per me è un argomento importante. I diritti degli immigrati non sono assoluti, devono comportare anche dei doveri. È una questione centrale della politica liberale di integrazione. Non basta tutelare la libera circolazione. Qualsiasi Stato europeo ha anche il diritto e il dovere di esigere dalle persone che liberamente attraversano i suoi confini il rispetto delle leggi. Ciascuno deve rispettare le regole del luogo nel quale si trasferisce e deve procacciarsi onestamente i mezzi per vivere”. Osserva inoltre il Presidente del Consiglio: “per troppo tempo l’argomento dell’immigrazione clandestina è stato ignorato da alcuni Stati membri, mentre è un problema che tocca tutti, non solo i Paesi comunitari del Mediterraneo. Tra l’altro nei Trattati è stabilito che la gestione delle frontiere e le questioni inerenti al diritto di asilo e all’immigrazione sono materie di interesse comune per le quali siamo chiamati a prenderci la responsabilità a livello comunitario in base a criteri condivisi. Il problema dell’immigrazione legale è particolarmente intenso in Germania e Francia mentre da noi, il numero di stranieri è inferiore: 3,5 milioni di immigrati legali”.“L’Italia – conclude - conduce una politica mirata a contrastare l’immigrazione clandestina. Ho allacciato contatti con tutti gli Stati mediterranei del Nord Africa e abbiamo stipulato accordi per un controllo maggiore delle frontiere”. Nucleare/Berlusconi: il governo è attento al tema energetico In occasione del convegno ad Assisi dal titolo “Nuova concezione dello sviluppo integrale con il nucleare di pace”, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha inviato un messaggio agli organizzatori del Comitato per una civilita’ dell’amore, nel quale si complimenta “per l’impegnativo progetto, in cui il Comitato per una Civilta’ dell’Amore e’ impegnato da anni. Nell’augurare alla prestigiosa iniziativa che avra’ illustri relatori internazionali, una costruttiva riflessione su un rilevante tema di attualita’, assicuro anche da parte del governo la piu’ ampia attenzione”.