La Parola di oggi
Ott 22nd, 2010 | Di cc | Categoria: ReligionePREGHIERA DEL MATTINO
No, Signore, non sono il fico che hai maledetto, sono piuttosto quello
a cui è ancora concesso un anno… “Se no, lo taglierai”.
Io non so se ho portato frutti; in ogni caso non è nulla di fronte alla
fame del mondo, e questo frutto dov’è? Tu ci hai mandato per portare
molti frutti, e frutti che restino.
Colpito da questa scadenza, voglio di nuovo darmi a te, innestarmi in te
nell’orazione al fine di ricevere da te la linfa. Voglio vivere dei
sacramenti per ricevere il tuo Corpo e il tuo Sangue vivificanti. E dare
tutto ciò che mi accorderai.
PRIMA LETTURA (Ef 4,7-16)
Cristo è il capo dal quale tutto il corpo riceve forza per crescere.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Fratelli, a ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del
dono di Cristo. Per questo sta scritto: “Ascendendo in cielo ha portato
con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini”.
Ma che significa la parola “ascese”, se non che prima era disceso quaggiù
sulla terra? Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra
di tutti i cieli, per riempire tutte le cose.
È lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri
come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i
fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di
Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza
del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene
alla piena maturità di Cristo.
Questo affinché non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e
portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l’inganno degli
uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell’errore.
Al contrario, vivendo secondo la verità nella carità, cerchiamo di
crescere in ogni cosa verso di lui, che è il capo, Cristo, dal quale
tutto il corpo, ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione
di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, riceve forza
per crescere in modo da edificare se stesso nella carità.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 121)
R. Sei tu, Signore, la forza del tuo popolo.
Quale gioia, quando mi dissero:
“Andremo alla casa del Signore”.
E ora i nostri piedi si fermano
alle tue porte, Gerusalemme! R.
Gerusalemme è costruita
come città salda e compatta.
Là salgono insieme le tribù,
le tribù del Signore. R.
Salgono secondo la legge di Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i seggi del giudizio,
i seggi della casa di Davide. R.
CANTO AL VANGELO (2Pt 3,9)
R. Alleluia, alleluia.
Il Signore non ritarda nell’adempire la sua promessa,
ma usa pazienza verso di voi,
volendo che tutti abbiano modo di pentirsi.
R. Alleluia.
VANGELO (Lc 13,1-9)
Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si presentarono a Gesù alcuni a riferirgli circa quei
Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro
sacrifici.
Prendendo la parola, Gesù rispose: “Credete che quei Galilei fossero più
peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi dico,
ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quei
diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Siloe e li uccise, credete che
fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?
No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo”.
Disse anche questa parabola: “Un tale aveva un fico piantato nella vigna
e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo:
Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne
trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno? Ma quegli rispose:
Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché io gli zappi attorno e vi
metta il concime e vedremo se porterà frutto per l’avvenire; se no, lo
taglierai”.
Parola del Signore.
OMELIA
Cristo vuole che il massacro dei Galilei e l’incidente della torre di
Siloe commuovano veramente il cuore degli uomini che gli parlano, mentre
essi desiderano solamente sapere se coloro che sono morti erano puniti
da Dio per i loro grandi peccati.
Queste persone rischiano di rinchiudersi nelle loro idee troppo umane su
Dio, mentre Gesù è venuto per aprire loro la via ad una vera comunione
con Dio, in una nuova vita. È vero che essi non troveranno una nuova
spiegazione semplicistica alla sofferenza, ma attraverseranno gli
avvenimenti, anche i più crudeli, in modo diverso, con un’altra
prospettiva.
Gesù soffre a non essere capito. Eppure è come quel vignaiolo, che fa
l’impossibile per salvare il fico sterile. Sa che attraverso di lui deve
essere salvato ciò che è perduto.
PREGHIERA DELLA SERA
Il Signore aveva detto a Sara per mezzo della voce dell’angelo: tra un
anno tornerò, e tu avrai generato il Figlio della promessa.
O Maria, beata colei che ha creduto a ciò che le è stato detto dal
Signore. Sostienici nell’essere vigili, tu che hai portato per nove mesi
il fuoco della presenza nel tuo ventre, diventando un nuovo roveto
ardente che bruciava senza consumarsi. Santissima madre, abbi pietà dei
tuoi figli che ti implorano: poni in noi i frutti che non possiamo dare
da soli.