Terremoto: alle 11 di oggi, intanto, i funerali di Stato nella martoriata città capoluogo abruzzese e il lutto nazionale.
Apr 10th, 2009 | Di cc | Categoria: Cronaca NazionaleUna nuova forte scossa di terremoto nell’aquilano intorno alle 21.40, è stata avvertita anche a Roma. La scossa, secondo i primi rilievi, è stata di magnitudo di 4.9 ed è stata una tra le repliche più importanti del sisma del 6 aprile. L’epicentro dell’ultima forte scossa di terremoto registrata stasera è stato a nord dell’Aquila, in un’area compresa tra i comuni di Barete, Capitignano e Campo Tosto. Lo ha reso noto il dipartimento della Protezione civile.
La Protezione Civile ha fatto sapere che la nuova scossa è stata avvertita in gran parte dell’Umbria; Una ventina di chiamate da persone che chiedevano informazioni sono giunte ai pompieri di Terni. Il terremoto è stato avvertito anche a Spoleto, Foligno e Perugia. Anche da queste città sono giunte chiamate ai vigili del fuoco. Intanto Protezione Civile e Regione Abruzzo hanno diffuso sul web lista delle vittime: il bilancio aggiornato è di 287 morti. Una delle vittime, di sesso maschile, non è stata ancora identificata. Il bilancio dei feriti, invece, sale a 1.500. In tutto le persone assistite sono ventimila. I soccorritori sono 11.662, 17 i presidi sanitari e 41 le aree di ricovero. L’epicentro si sta spostando: striscia lentamente verso nord, coinvolgendo pesantemente il Teramano. Ancora nel pomeriggio alle 16,19, una scossa di magnitudo 2.5 si è sprigionata dall’area compresa tra L’Aquila, Pizzoli e Pietracamela. Un’ora dopo, alle 17,18 un movimento di magnitudo 3.2 è partita dalla zona compresa tra Fossa, San Panfilo d’Ocre e Sant’Eusanio Forconese, dall’altra parte della città. Prima ancora, alle 15.19, una scossa di magnitudo 3.6 è stata registrata con epicentro tra Scoppito, Villagrande e Collimento, una delle aree che, invece, è da tempo più attiva. Dalla zona compresa tra L’Aquila, Fossa e Tornimparte è partito il movimento tellurico registrato intorno alle 11, proprio mentre si stava svolgendo la visita del Presidente della Repubblica. La faglia, secondo gli accertamenti non definitivi degli esperti, si estende per circa venticinque chilometri. È proprio questa estensione la vera fonte della grande paura che incatena in questi giorni gli abruzzesi.