La Parola di oggi

Ott 20th, 2010 | Di cc | Categoria: Religione

PREGHIERA DEL MATTINO
O Verbo di Dio, sei una spada che taglia i legami ingiusti, che ci libera
dalle passioni più sottili, nascoste nelle più piccole pieghe del cuore.
Tu non vuoi la pace di cui parlano i falsi profeti quando il paese è
minacciato dal nemico interno. Tu sei venuto per una guerra sterminatrice
del male, per mezzo del fuoco del tuo Spirito.
Quando avrai trionfato, ci apparirai come il Principe della pace
dicendoci: “La pace sia con voi”.

PRIMA LETTURA (Ef 3,14-21)
Radicati e fondati nella carità, siate ricolmi di tutta la pienezza di
Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Fratelli, io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni
paternità nei cieli e sulla terra prende nome, perché vi conceda, secondo
la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati dal suo
Spirito nell’uomo interiore.
Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e
fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi
quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e
conoscere l’amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché siate
ricolmi di tutta la pienezza di Dio.
A colui che in tutto ha potere di fare molto più di quanto possiamo
domandare o pensare, secondo la potenza che già opera in noi, a lui la
gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli
dei secoli! Amen.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 32)
R. Della grazia del Signore è piena la terra.
Esultate, giusti, nel Signore:
ai retti si addice la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate. R.
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama il diritto e la giustizia,
della sua grazia è piena la terra. R.
Il piano del Signore sussiste per sempre,
i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni.
Beata la nazione il cui Dio è il Signore,
il popolo che si è scelto come erede. R.
Ecco, l’occhio del Signore veglia su chi lo teme,
su chi spera nella sua grazia,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame. R.

CANTO AL VANGELO (Eb 4,12)
R. Alleluia, alleluia.
La parola di Dio è viva, efficace;
penetra fino al punto di divisione
dell’anima e dello spirito.
R. Alleluia.

VANGELO (Lc 12,49-53)
Non sono venuto a portare la pace, ma la separazione.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Sono venuto a portare il
fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso!
C’è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non
sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma
la divisione. D’ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno
tre contro due e due contro tre;
padre contro figlio e figlio contro padre,
madre contro figlia e figlia contro madre,
suocera contro nuora e nuora contro suocera”.
Parola del Signore.

OMELIA
Un dispiacere si fa sempre più pesante per Gesù in cammino verso la sua
passione: lui che voleva raccogliere insieme tutto il popolo di Dio si
vede sempre più isolato nel suo insuccesso. Eppure resta fedele: “Sono
venuto a portare il fuoco sulla terra”. Questo fuoco, immagine del
giudizio di Dio, della sua parola ultima e definitiva, si accenderà
attraverso di lui.
Ma, per realizzare questo, egli deve ricevere un battesimo, attraversare
la sofferenza e la morte.
Il rifiuto dell’amore di Dio è divenuto estremo nel rifiuto della sua
persona. In un certo senso la sua venuta provoca questo rifiuto. E Gesù
non vuole nasconderlo con una pace facile, non può lasciare in pace un
mondo che si rinchiude nella durezza del cuore. Ormai egli è pronto a
prendere su di sé tutte le conseguenze del rifiuto di Dio, le divisioni
tra gli uomini fino nelle loro relazioni più intime. È l’ultima prova già
descritta dai profeti (Mi 7,1-17). Il Vangelo ci dice: nel momento del
rifiuto totale di Cristo, il fuoco è acceso.

PREGHIERA DELLA SERA
Come la Samaritana ci fermiamo sul bordo del pozzo, incapaci di
rispondere alla sete del nostro Dio, ed ecco che la fonte inesauribile
dell’amore scaturisce per una nuova ebbrezza. Che le nostre radici
attingano nel terriccio unico della carne di Dio irrigata dai flutti
della misericordia. Allora Cristo troverà piacevole rimanere in noi, e
noi rimarremo radicati nell’amore, stabiliti nell’amore, finalmente
capaci di dare da bere a chi ha sete.

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