La Parola di oggi

Ott 19th, 2010 | Di cc | Categoria: Religione

PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, tu mi hai dato tanto. Che io non sia, nel giudicare, come un
bambino, e comprenda con tutto il mio essere che mi sarà chiesto molto.
Perché quello che tu mi hai dato è una capacità maggiore di misericordia,
e io cosa faccio per chi è in prigione e soffre? Ciò che tu mi hai dato
è la luce che illumina la zona di peccato in me, che tanti altri non
vedono e ai quali tu non domanderai niente. E io, io non ho imitato la
peccatrice in lacrime che si prostrava ai tuoi piedi. Perdonami, mio Dio.

PRIMA LETTURA (Ef 3,2-12)
Il mistero di Cristo ora è stato rivelato: i Gentili sono chiamati a
partecipare alla medesima eredità.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia
di Dio a me affidato a vostro beneficio: come per rivelazione mi è stato
fatto conoscere il mistero di cui più sopra vi ho scritto brevemente.
Dalla lettura di ciò che ho scritto potete ben capire la mia comprensione
del mistero di Cristo.
Questo mistero non è stato manifestato agli uomini delle precedenti
generazioni come al presente è stato rivelato ai suoi santi apostoli e
profeti per mezzo dello Spirito: che i Gentili cioè sono chiamati, in
Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità, a formare lo stesso
corpo, e ad essere partecipi della promessa per mezzo del vangelo, del
quale sono divenuto ministro per il dono della grazia di Dio a me
concessa in virtù dell’efficacia della sua potenza.
A me, che sono l’infimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia
di annunziare ai Gentili le imperscrutabili ricchezze di Cristo, e di far
risplendere agli occhi di tutti qual è l’adempimento del mistero nascosto
da secoli nella mente di Dio, creatore dell’universo, perché sia
manifestata ora nel cielo, per mezzo della Chiesa, ai Principati e alle
potestà la multiforme sapienza di Dio, secondo il disegno eterno che ha
attuato in Cristo Gesù nostro Signore, il quale ci dà il coraggio di
avvicinarci in piena fiducia a Dio per la fede in lui.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Is 12,2-6)
R. Da Cristo Gesù la salvezza e la gioia.
Ecco, Dio è la mia salvezza;
io confiderò, non avrò mai timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.
Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza. R.
Lodate il Signore, invocate il suo nome;
manifestate tra i popoli le sue meraviglie,
proclamate che il suo nome è sublime. R.
Cantate inni al Signore, perché ha fatto opere grandi,
ciò sia noto in tutta la terra.
Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion,
perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 15,15)
R. Alleluia, alleluia.
Vi ho chiamati amici, dice il Signore,
perché tutto ciò che ho udito dal Padre
ve l’ho fatto conoscere.
R. Alleluia.

VANGELO (Lc 12,39-48)
A chi fu dato molto, molto sarà chiesto.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Sappiate bene questo: se
il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe
scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell’uomo
verrà nell’ora che non pensate”.
Allora Pietro disse: “Signore, questa parabola la dici per noi o anche
per tutti?”.
Il Signore rispose: “Qual è dunque l’amministratore fedele e saggio, che
il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito
la razione di cibo?
Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro. In
verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo
dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a
percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il
padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l’aspetta e in
un’ora che non sa, e lo punirà con rigore, assegnandogli il posto fra gli
infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o
agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che,
non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà
poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto,
sarà richiesto molto di più”.
Parola del Signore.

OMELIA
Il Vangelo vuol far nascere in noi un atteggiamento di attesa per
ricevere Cristo. Questa attesa non è rivolta ad un avvenire più o meno
lontano che non possiamo conoscere, ma ci fa rivolgere al presente.
Il ritorno di Cristo non è come una grande luce che getterà nell’ombra
il mondo presente, ma al contrario essa illumina la nostra vita presente!
Il presente non ci separa da colui che viene. Noi siamo già legati a
Cristo col fare la sua volontà: servire coloro che lui ci ha affidato.
Gesù si è fatto servo di tutti. Egli ci chiede di servire veramente a
nostra volta. Lungi dal volerci condurre ad un timore sterile e
paralizzante, le sue parole ricordano quanto sia grande la fiducia che
Dio ha negli uomini, una fiducia senza riserve che, se non è dimenticata,
suscita questa risposta nel cristiano: imitare Cristo stesso.

PREGHIERA DELLA SERA
Noi eravamo morti e siamo vivi! Sì, Gesù, tu ci hai tolti dalla schiavitù
del peccato il cui prezzo è la morte. Concedici ora di agire di
conseguenza, e di votarci alla santa schiavitù dell’amore, mettendo tutte
le nostre energie nella proclamazione della tua bontà infinita verso il
genere umano.

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