A Licola i carabinieri della stazione di varcaturo hanno arrestato in flagranza per trasporto e detenzione illecita di stupefacenti nonché
per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale Pennacchio Raffaele, 44enne, residente a Villaricca, agricoltore, incensurato e
Marrandino Vincenzo, 46 anni, residente a giugliano in Campania agricoltore, incensurato. entrambi sono stati bloccati in via San Nullo
a bordo del Fiat OM 40 di proprietà del padre di Pennacchio mentre trasportavano nascoste sotto un telone di canne di bambù circa 1.000
piante di cannabis dell’altezza media di circa 2 metri (alcune già essiccate ed altre appena recise) del peso complessivo di 1.000 chilogrami. Una volta fermati i malviventi hanno tentato di fuggire a piedi per le campagne circostanti ma sono stati inseguiti dai militari che sono
riusciti ad immobilizzarli dopo breve colluttazione nel corso della quale il Marrandino ha cercato di impossessarsi, senza riuscirci, della
pistola di un carabiniere. I due carabinieri sono stati medicati al locale psaut e dimessi con prognosi di 10 giorni per contusioni. Gli arrestati sono stati tradotti nella casa circondariale di poggioreale. Successivamente, su via Torino, le attività conseguenti all’
arresto di Pennacchio e Marrandino hanno portato alla individuazione nelle campagne adiacenti l’abitazione dei genitori di Pennacchio
2 capannoni di 1000 mq. l’uno realizzati abusivamente in muratura, con copertura di amianto e perfettamente allestiti per l’essiccazione
e la conciatura della canapa. al loro interno sono stati rinvenuti: - 14 stufe elettriche ed altrettanti ventilatori professionali; - altre 1000 piante di cannabis indica in essiccazione, con foglie ed infiorescenze in avanzato stato di maturazione, per un peso complessivo di 500 kg. circa ma con principio attivo di thc 10 volte superiore alle piante appena raccolte ottenuto grazie al trattamento; - 5.000 bustine di cellophane utilizzate per il confezionamento dello stupefacente; Il tutto posto è stato sequestrato insieme ai manufatti.Accertamenti tecnici effettuati nella mattinata dal las dei carabinieri di casoria hanno consentito di documentare che dal quantitativo totale di principio attivo contenuto nello stupefacente sequestrato si potevano ricavare circa 2.500.000 di confezioni singole che, vendute al dettaglio, avrebbero fruttato fino a 12.500.000 di euro. sono stati denunciati in stato di libertà per concorso in coltivazione e raffinazione di stupefacenti 5 familiari di Pennacchio Raffaele.
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