Finanziaria, una legge per le persone
Ott 17th, 2010 | Di cc | Categoria: Politica
Cosa hanno in comune i precari greci che bloccano l’Acropoli con quelli dell’Università che manifestano davanti a Montecitorio? Nulla. La differenza fondamentale tra le due categorie è una: la legge di stabilità, approvata ieri dal Consiglio dei Ministri. La nuova versione della legge finanziaria, infatti, è l’elemento che distingue i precari greci da quelli italiani. E’ la cifra che fa la differenza fra i conti pubblici italiani da quelli greci. Con un particolare in più. Chi manifesta contro la riforma dell’Università finge di non sapere che il governo, comunque, garantirà l’assunzione di chi oggi protesta. E lo farà con un provvedimento urgente di fine anno. Una scelta che ha due motivi di fondo. Il primo. Non si può inserire in una legge ordinamentale (qual è la riforma dell’Università) una misura di stretta contingenza economica (l’assunzione dei precari). Il secondo. In una legge di bilancio – fotocopia del decreto di luglio – non si possono inserire nuove spese, pena il mancato rispetto degli impegni europei.Dall’inizio della crisi il governo ha avuto un unico obiettivo: non lasciare nessuno indietro. E lo ha dimostrato con i fatti, non con le parole. La legge di stabilità conferma quest’impostazione della politica economica. Forse non tutti se ne sono accorti, ma nelle centinaia di tabelle che compongono la nuova legge di bilancio c’è scritto che verranno rifinanziate le risorse a disposizione degli ammortizzatori sociali, sia quelli ordinari sia quelli in deroga. Vale a dire che il governo non chiuderà l’ombrello di protezione nei confronti di quelle categorie che maggiormente soffrono gli effetti della crisi. Questa legge di stabilità, nonostante il contenimento dell’aumento della spesa dei singoli ministeri (ed anche grazie a questo), raggiunge direttamente le categorie colpite; continuando in uno schema che ha permesso all’Italia di avere il più basso tasso di disoccupazione d’Europa (8,4%), ben al di sotto della media europea (10%). Questa legge di bilancio interviene in maniera chirurgica nell’economia reale; concedendo un’ampia autonomia ai ministeri nel contenimento delle spese e concentrando le (scarse) risorse per valorizzare la nostra industria manifatturiera: seconda in Europa solo alla Germania, da qui i risultati positivi raggiunti dalle esportazioni, che hanno toccato livelli raggiunti solo ai tempi della svalutazione della lira. E se risultati del genere sono stati raggiunti nonostante un apprezzamento del cambio dell’euro vuol dire che la politica economica del governo ha stabilito regole adatte al momento. I governi non creano il Pil, ma possono favorirlo. Ed è quel che sta facendo il governo, con una politica di rigore a cui ora seguirà – per annuncio del ministro dell’Economia – quello della crescita. Quando Tremonti ripete “non c’è sviluppo senza stabilità dei conti” non fa altro che ripetere la parola d’ordine di Bruxelles. Firenze/La cultura e il turismo al centro
dell’incontro dei leader del PdL con Bonaiuti Il coordinatore comunale del PdL fiorentino, Gabriele Toccafondi, e il capogruppo in Comune, Giovanni Galli, hanno incontrato, a Roma, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, on. Paolo Bonaiuti. ”E’ stato un incontro utile. Abbiamo parlato di turismo e di cultura a Firenze, abbiamo parlato della nostra citta”’. Questo il commento dei due esponenti del PdL fiorentino al termine dell’incontro. ”Questi incontri proseguiranno e organizzeremo, nei prossimi mesi, un appuntamento a Firenze, insieme a tutti gli esponenti del PdL cittadino, per esporre al Sottosegretario le nostre idee sulla citta’ su un tema sicuramente decisivo per Firenze, come quello della cultura e del turismo”. ”Proprio su questo argomento - prosegue la nota - anche alla luce delle affermazioni apparse sulla stampa locale, insieme al sottosegretario Bonaiuti, abbiamo contattato il Capo di gabinetto del Ministro Bondi, Salvatore Nastasi, per cercare di capire meglio quali siano le problematiche reali”. ”Noi - hanno sottolineato Toccafondi e Galli - continueremo a fare la nostra parte, dando il nostro contributo per individuare lo strumento piu’ opportuno, come per esempio il biglietto unico, per la citta’ di Firenze, consapevoli della difficile situazione economica che tutto il Paese sta attraversando ma convinti che Firenze abbia bisogno di attenzione”.