”Il nostro Paese si e’ comportato meglio di molti altri e meglio di altri e’ uscito dalla crisi economica”. Lo afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti intervenendo stamani a Omnibus, programma in onda su La7. ”La sinistra – spiega il sottosegretario, in studio con il senatore del PD Latorre e il giornalista del Corriere della Sera Macaluso - si lamenta che l’Italia non cresce, mentre proprio ieri e’ stato pubblicato un dato sull’aumento della produzione industriale del 9,5%, il valore piu’ alto dal 1997. Chi conosce l’economia sa che e’ normale che, dopo una crisi, la ripresa parta forte per avere poi un momento di rallentamento e, infine, un consolidamento della crescita, tanto che il Pil, il prodotto interno lordo, salira’ almeno dell’1.2% entro la fine dell’anno”. Quanto al deficit, Bonaiuti sottolinea: ”non si vogliono mai vedere i dati positivi: a fronte dell’alto debito pubblico del nostro Paese, il dato su quello privato e’ uno dei piu’ bassi in Europa. Anche questo ci ha permesso di uscire prima e meglio di altri dalla crisi. Se avessimo seguito la ricetta della spesa della sinistra, ora saremmo ad Atene invece che a Roma, con il crollo del debito pubblico. Invece in Italia le banche sono rimaste immuni dalle difficolta’ degli altri Paesi, e il settore immobiliare e’ rimasto solo marginalmente colpito”. Il sottosegretario si è poi soffermato sul tema delle elezioni, ricordando che: ”negli ultimi due anni le abbiamo vinte tutte, proprio tutte, nessuna esclusa. Ora stiamo organizzando i team dei promotori, una novita’, che dovrebbero raccogliersi in 61.000 sezioni sul territorio e aumentare l’interesse delle persone nei confronti della politica, traducendo le istanze dei cittadini in programmi e ovviamente in voti”. ”E’ un modo per portare il Pdl a diretto contatto con il suo popolo”. ”Il Pdl – sottolinea Bonaiuti - si chiama popolo non partito, ed e’ sempre piu’ avanti rispetto ai suoi dirigenti. Nel momento in cui e’ nato, quel 2 dicembre in piazza S. Giovanni a Roma, la gente ha chiesto l’unita’ di tutte le forze del centrodestra, un movimento unico. Cosi’ e’ nato il nostro movimento, che si sta ancora sviluppando anche se e’ gia’ di gran lunga il più importante e il più votato in Italia”. Quanto ai sondaggi, Bonaiuti spiega: ”quando si passa dalle chiacchiere, dalla fumosità della politica ai fatti concreti, torna fuori la netta prevalenza di Pdl e Lega, assieme alla vittoria piu’ che probabile di Berlusconi alle prossime elezioni. Invito percio’ tutti quelli che parlano di difficolta’ attuali del centrodestra a pensare cosa potrebbe essere in futuro l’alleanza di centrosinistra. Quale alleanza? L’accrocco tra il Pd e l’Italia dei Valori di Di Pietro che vale intorno al 7%? Vi immaginate come farebbero a stare insieme?”. Bonaiuti si sofferma poi su un tema particolarmente sentito in questi giorni: le missioni militari all’estero: ‘’sull’Afghanistan colgo positivamente l’accenno del vicepresidente dei senatori del Pd alla responsabilita’ comune, come anche e’ emerso dalle parole dell’on. Fassino; e ribadisco l’accento messo dal ministro La Russa sulla ‘ampia condivisione’ di ogni misura”. “L’opinione di Casini? Non sono d’accordo. Il Parlamento e’ la sede deputata per parlarne”, puntualizza. ”Inoltre, dalla meta’ dell’anno prossimo dovrebbe iniziare il ritiro dei soldati dall’Afghanistan. Gli addestratori? I nostri carabinieri sono i piu’ richiesti, sono i migliori. Durante i numerosi vertici internazionali non appena si e’ fatto il nome dei Carabinieri tutti hanno detto subito che li vorrebbero avere come forza di addestramento. E’ un punto di prestigio per l’Italia. Si capisce anche all’estero perche’ i Carabinieri risultano l’istituzione piu’ amata dagli italiani in tutti i sondaggi. Ogni volta che si parla di Afghanistan, dobbiamo pero’ chiarire che siamo li’ con tutte le altre forze internazionali per mettere uno stop al terrorismo e per evitare che il terrorismo si diffonda in tutto il mondo”. Spazio quindi al tema della riforma del sistema giudiziario: ”nel Consiglio dei ministri della prossima settimana si affrontera’ la riforma globale della giustizia, una riforma che parte da un dato di fatto mostruoso: ci sono oltre 9 milioni di cause pendenti tra civili e penali. Se non cerchiamo di risolvere questo problema ci saranno ripercussioni, per esempio, anche sulla competitivita’ delle nostre aziende che sono penalizzate nei confronti di quelle straniere. Mentre altrove una causa si risolve nel giro di un anno, un anno e mezzo, in Italia si devono aspettare sei, otto, anche dieci anni. Per cambiare questa situazione pero’ occorre anche che il mondo della giustizia accetti uno scrollone di novita’. Se pensiamo al dialogo? Ma certo – aggiunge Bonaiuti -, tutte le riforme auspichiamo che si discutano e si realizzino con il dialogo”. In apertura di collegamento il sottosegretario ha annunciato che Berlusconi, dopo l’intervento alla mano sinistra, sta benissimo. Erano mesi che il Premier si curava per il dolore, aveva anche utilizzato un tutore. Il problema ora e’ risolto. Dovra’ sicuramente fare della rieducazione e riabilitazione. Gli abbiamo suggerito di approfittare di questi giorni, in cui deve fare esercizi per la mano, anche per riposarsi, visto che ha lavorato tutto agosto. Come ho detto, pero’, al Corriere della Sera, non si riesce a fermare l’acqua che scende verso il mare: tutti telefonano, tutti vogliono incontrarlo. Del resto, non e’ vero che e’ stanco come lo descrivono certi giornali.