Premiata la nostra economia, una bella notizia

Ott 11th, 2010 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

È singolare l’atteggiamento della Grande Stampa nazionale in merito ai giudizi del Fondo monetario sulla situazione economica interna. Quando l’Fmi comunica che il debito pubblico italiano raggiunge quota 118,4% del Pil, arrivano titoli a piena pagina; salvo omettere che il governo ha previsto – nelle sue Decisioni di Finanza Pubblica – che quest’anno il debito raggiunga il 118,5% del Pil. Ma la singolarità del comportamento arriva quando un economista del Fondo monetario “interpreta” i dati di finanza pubblica. Joerg Decressin, non certo tacciabile di partigianeria nazionale, sostiene che “il debito italiano è relativamente elevato rispetto a diverse economie avanzate. Ma bisogna tenere a mente che il deficit, intorno al 5% nel 2010, è decisamente inferiore a quello medio dei Paesi industrializzati, che si aggira sull’8%”.La sua analisi non finisce qui. Approfondendo la struttura del debito, rileva come quello “netto estero sia basso”, a causa dell’“elevato tasso di risparmio delle famiglie”. L’economista di Washington aggiunge che, durante la crisi, “il settore finanziario ha navigato meglio di altri Paesi”. Circostanze che lo portano a concludere che “l’economia italiana è più resistente agli shock finanziari”. E la conferma viene dal basso grado di utilizzo degli strumenti messi in campo dal governo per favorire la ricapitalizzazione delle banche. Elemento che ha portato il nostro debito pubblico a crescere, dall’inizio della crisi, meno di quello di altri Paesi. Ebbene, quest’analisi del Fondo monetario ha trovato scarsissimo rilievo. Eppure, rappresenta, forse, la migliore valutazione possibile. Soprattutto in un momento come l’attuale che vede due economie europee (quella portoghese e quella irlandese) a rischio. A riprova di come le misure – forse poco roboanti, ma incisive – messe in campo dal governo stiano producendo gli effetti voluti.   

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