MUSICA: IL 70* COMPLEANNO DI JOHN LENNON, UN MITO CHE NON INVECCHIA

Ott 8th, 2010 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

”La chitarra va bene John, ma non ti dara’ mai abbastanza per vivere”. Mai profezia come quella della zia Mimi fu tanto sbagliata, a giudicare dalla popolarita’ di cui gode ancora John Lennon a settant’anni dalla sua nascita e a quasi trenta dalla sua morte, ma soprattutto dal valore commerciale che ha ancora il suo ”marchio”, stimato in 15 milioni di dollari l’anno in vendite di dischi e merchandising dalla rivista Fortune.

Nato a Liverpool il 9 ottobre del 1940, rimasto orfano della madre nel 1958, John Winston Lennon crebbe proprio con la zia che lo aiuto’ ad iscriversi al Liverpool College of Art e con la quale visse fino al 1963. Fu al college che inizio’ ad appassionarsi al rock’n'roll, formando, verso la fine degli anni cinquanta, la sua prima band, i Quarrymen.

Durante un concerto del suo gruppo ebbe modo di conoscere Paul McCartney e insieme a lui formo’ il primo nucleo di quello che sarebbe diventato il gruppo piu’ famoso del mondo, i Beatles, le cui prime canzoni vennero composte proprio a casa della zia Mimi.

Travolto dall’ondata del successo dei primi singoli (”Please please me” e ”She loves you”), per volere del manager Brian Epstein fu costretto a tenere nascosto anche il suo primo matrimonio con Cynthia, sposata nel 1962, dalla quale ebbe il figlio Julian. Sicuramente il piu’ eclettico e ribelle dei Fab Four, Lennon fini’ con il far parlare di se’ anche al di la’ della incredibile fama mondiale della band, grazie alle sue critiche nei confronti della famiglia reale pronunciate in occasione di un concerto proprio in onore della Regina, e per la famosa frase (”I Beatles sono piu’ famosi di Gesu’ Cristo”) che scateno’ ondate di polemiche e falo’ dei dischi dei Beatles nel cuore dell’America puritana.

Verso la fine dell’esperienza con McCartney, Harrison e Starr, Lennon diede il via ad un’altrettanto felice carriera solista, iniziata nel 1969 con l’album dal vivo ”Live Peace in Toronto”, con un gruppo appositamente creato, la Plastic Ono Band, nel quale suonava anche Eric Clapton. Risale allo stesso periodo, dopo il divorzio dalla moglie, la storia del primo ”bed-in” di protesta pacifista con John e la sua compagna Yoko Ono che rimasero a letto per una settimana, ripresi continuamente dai fotografi all’Hotel Hilton di Amsterdam, mentre rilasciavano interviste contro la guerra e la corsa agli armamenti. I due replicarono lo ‘’show” anche in Canada, presso l’Hotel Fairmont La Reine Elizabeth a Montreal. Gli storiografi concordano nel dire che fu la sua storia con Yoko Ono ad accelerare la fine dei Beatles, scioltisi ufficialmente nel 1970, ma ormai da tempo persi ognuno per la propria strada.

E’ del 1971 uno dei suoi lavori piu’ celebri, l’album ”Imagine”, seguito da una serie di buoni successi, come ”Mind Games” e ”Wall Bridges”. Le sue prese di posizione politiche scatenarono la reazione del governo americano, il presidente era Richard Nixon, che nel 1972 inizio’ una martellante campagna di discredito nei suoi confronti negandogli a piu’ riprese il visto di ingresso, fino al 1975 quando lui e Yoko Ono ottennero finalmente l’agognata ”green card”.

E’ in questo momento che John decise di ritirarsi dalla vita pubblica, rimanendo a New York, dove solo nel 1980 fece ritorno in uno studio di registrazione per l’album ”Double Fantasy”. Si trattava del suo ultimo lavoro, perche’ poche settimane dopo l’uscita del disco, l’8 dicembre del 1980, il 25enne Marck Chapman gli sparo’ addosso quattro colpi di pistola davanti al palazzo in cui risiedeva, sulla 72ma strada, nell’Upper West Side.

Sembra che Chapman, prima di sparargli, gli abbia gridato: ”Ehi, mister Lennon! Sta per entrare nella storia!”. E a differenza di quella della zia Mimi questa si rivelo’ una profezia decisamente azzeccata.

Fonte ASCA

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