La Parola di oggi

Ott 7th, 2010 | Di cc | Categoria: Religione

PREGHIERA DEL MATTINO
Signore Gesù, tu hai cominciato la tua lotta contro Satana nel momento
stesso dell’incarnazione, e l’hai continuata annunciando la parola divina
che dissipa le tenebre dai pensieri e dai cuori, guarendo i malati,
risuscitando i morti e scacciando dal corpo degli indemoniati lo spirito
malvagio. Sconfitto attraverso la croce, esso continua però ad essere
pericoloso. Oggi esistono infatti molte più maniere di possessione del
male di quante ne possiamo immaginare: atrocità provocate dalle guerre,
campi di concentramento e gulag, terrorismo e torture, eliminazione
prenatale, odio e razzismo, persecuzioni sanguinose dei credenti e
violazione dei diritti dell’uomo, narcotraffico e distruzione
dell’ambiente naturale. Aiutaci a vivere in modo che possiamo con te
riportare la vittoria definitiva sul male e sul Maligno.

PRIMA LETTURA (Gal 3,7-14)
Quelli che hanno fede vengono benedetti insieme ad Abramo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati
Fratelli, sappiate che figli di Abramo sono quelli che vengono dalla
fede. E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato i pagani
per la fede, preannunziò ad Abramo questo lieto annunzio: “In te saranno
benedette tutte le genti”. Di conseguenza, quelli che hanno la fede
vengono benedetti insieme ad Abramo che credette.
Quelli invece che si richiamano alle opere della legge, stanno sotto la
maledizione, poiché sta scritto: “Maledetto chiunque non rimane fedele
a tutte le cose scritte nel libro della legge per praticarle”. E che
nessuno possa giustificarsi davanti a Dio per la legge risulta dal fatto
che il giusto vivrà in virtù della fede.
Ora la legge non si basa sulla fede; al contrario dice che chi praticherà
queste cose, vivrà per esse. Cristo ci ha riscattati dalla maledizione
della legge, diventando lui stesso maledizione per noi, come sta scritto:
“Maledetto chi pende dal legno”, perché in Cristo Gesù la benedizione di
Abramo passasse alle genti e noi ricevessimo la promessa dello Spirito
mediante la fede.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 110)
R. Il Signore è fedele alla sua alleanza.
Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
nel consesso dei giusti e nell’assemblea.
Grandi sono le opere del Signore,
le contemplino coloro che le amano. R.
Le sue opere sono splendore di bellezza,
la sua giustizia dura per sempre.
Ha lasciato un ricordo dei suoi prodigi:
pietà e tenerezza è il Signore. R.
Egli dà il cibo a chi lo teme,
si ricorda sempre della sua alleanza.
Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere,
gli diede l’eredità delle genti. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Gv 12,31-32)
R. Alleluia, alleluia.
È questa l’ora del giudizio, dice il Signore:
il principe di questo mondo sarà gettato fuori;
ed io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me.
R. Alleluia.

VANGELO (Lc 11,15-26)
Se io scaccio i demoni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno
di Dio.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio, alcuni dissero:
“È in nome di Beelzebul, capo dei demoni, che egli scaccia i demoni”.
Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: “Ogni regno diviso in se stesso
va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso
in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io
scaccio i demoni in nome di Beelzebul. Ma se io scaccio i demoni in nome
di Beelzebul, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi
stessi saranno i vostri giudici. Se invece io scaccio i demoni con il
dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti
i suoi beni stanno al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo
vince, gli strappa via l’armatura nella quale confidava e ne distribuisce
il bottino.
Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.
Quando lo spirito immondo esce dall’uomo, si aggira per luoghi aridi in
cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui
sono uscito. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende con
sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano
e la condizione finale di quell’uomo diventa peggiore della prima”.
Parola del Signore.

OMELIA
Nel Vangelo di oggi, Cristo ci dà una lezione sulla lotta di Dio contro
Satana. Questa lotta diventa drammatica quando Cristo fa uscire Satana
dagli indemoniati. Satana è paragonato ad un uomo forte “bene armato che
fa la guardia al suo palazzo”. Tuttavia, Gesù si mostra più forte di
lui”, perché lo vince “con il dito di Dio”, con la sua forza divina, cioè
con lo Spirito Santo (cf. Mt 12,28). Egli gli toglie le armi e gli
strappa il bottino. È il segno che il regno di Dio è venuto sulla terra
e che il regno di Satana è ormai finito. Coloro che hanno reclamato da
Gesù un segno, ecco che ce l’hanno. Non ne verranno dati loro altri.
Scoprendo i loro pensieri perversi, Gesù mostra loro che sono sotto
l’influenza dello spirito malvagio.
Poiché noi ci troviamo in mezzo a questa lotta, ci è impossibile una
posizione neutrale: ognuno deve pronunciarsi per o contro Gesù. Chi in
questa lotta non è con lui, è con Satana. La cosa peggiore che l’uomo
possa fare è, dopo la conversione e il battesimo, cadere di nuovo nel
peccato, tradire Gesù, respingere lo Spirito Santo e divenire preda del
male. In verità, Cristo sulla Croce ha sconfitto il male, ma noi, poiché
siamo deboli e peccatori, soggiacciamo spesso ad esso, dunque resta per
noi un rischio mortale.

PREGHIERA DELLA SERA
Signore Gesù, figlio di Dio, tu sei venuto al mondo per scacciare Satana
e per distruggere la sua opera. Tu l’hai vinto sulla croce, tu ci hai
strappato dai suoi inganni, liberandoci dalla schiavitù del peccato e
della morte. Tu hai fatto di noi la dimora dello Spirito Santo. Ma Satana
intensifica i suoi attacchi per staccarci da te. In questa lotta, vorrei
essere al tuo fianco. Aiutami affinché non mi sottometta allo spirito di
questo mondo, che ti è ostile. Concedimi lo Spirito Santo, che faccia di
me il suo santuario.

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