Welfare, ass. Russo: “Confortato dalle parole di Lilli De Felice, ma ora tocca all’intera istituzione regionale e alla politica decidere”.

Ott 6th, 2010 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale

“Ho letto l’intervista di Lilli De Felice sul Corriere del Mezzogiorno di oggi e devo dire che le sue parole mi hanno confortato, specie quando riferite alla cattiva gestione degli ultimi anni e alla logica perversa che ha regnato nelle politiche sociali della Campania, ridotte a mero strumento di clientelismo e pervase dalla zavorra dell’assistenzialismo”. Ermanno Russo, assessore regionale alle Politiche sociali, commenta così l’intervista dell’ex componente della giunta regionale e giuslavorista De Felice.“I concetti esplicitati dal mio predecessore in Giunta – spiega l’esponente del Pdl –  non fanno una grinza. Approvo in pieno i passaggi sulla captazione del consenso, sulle tecniche curative post factum, sui politici che in questi anni hanno alimentato i bacini di povertà e di malcontento nella speranza di poterli trasformare, cosa che in parte è accaduta, in consenso. Del resto, la discussione prende le mosse da un recente e, a parer mio tanto legittimo quanto puntuale, studio di sociologia della Federico II, che mette a nudo vizi e pessime abitudine degli ultimi anni in fatto di welfare. Apprezzo dunque l’apertura mentale del giuslavorista stimato e di prestigio, così come la critica di chi ha avuto modo di gestire i servizi alla persona e le politiche sociali da Palazzo Santa Lucia. Ho da eccepire soltanto su un punto: la partita non è in capo al solo presidente della Giunta regionale o al singolo assessore. Il reddito di cittadinanza è una legge del Consiglio regionale, la discussione deve necessariamente riguardare l’intera istituzione campana e, soprattutto, la politica”. Di qui Russo aggiunge “della De Felice condivido analisi e diagnosi, ma non l’individuazione del percorso per riformare il welfare regionale. La soluzione non spetta al singolo amministratore. Nessuno si può tirare fuori e restare alla finestra”.Quindi il componente della giunta Caldoro conclude: “Desidero portare a conoscenza dei cittadini campani una recente sentenza del Consiglio di Stato, probabilmente non ancora di dominio pubblico, che interviene proprio sulle modalità con le quali si è ridotto l’intervento a 18mila famiglie delle 100mila e passa ritenute potenzialmente beneficiare del trattamento”.  

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