La parola di oggi

Ott 4th, 2010 | Di cc | Categoria: Religione

PREGHIERA DEL MATTINO
Signore Gesù, Marta e Maria ti hanno accolto nella loro casa e ti hanno
servito ognuna a loro modo, l’una col suo lavoro, l’altra con la
contemplazione. Insegnami a unire in modo armonioso la preghiera e il
lavoro, la vita attiva e la contemplazione, l’impegno nel mondo con
un’autentica vita spirituale. Fatta questa preghiera, arriva per me l’ora
di Marta, vado ad assolvere i miei doveri quotidiani. Mi piacerebbe
trovare nella preghiera che ho fatto ai tuoi piedi la forza necessaria
per praticare la carità in tutte le situazioni, per servirti servendo i
miei fratelli, soprattutto quelli che soffrono, e perché ciascuna delle
mie occupazioni diventi l’occasione di essere più vicino a te e di
adempiere la tua volontà.

PRIMA LETTURA (Gal 1,13-24)
Dio rivelò a me suo Figlio perché lo annunziassi in mezzo ai pagani.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati.
Fratelli, avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo
nel giudaismo, come io perseguitassi fieramente la Chiesa di Dio e la
devastassi, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei
e connazionali, accanito com’ero nel sostenere le tradizioni dei padri.
Ma quando colui che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con
la sua grazia si compiacque di rivelare a me suo Figlio perché lo
annunziassi in mezzo ai pagani, subito, senza consultare nessun uomo,
senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi
recai in Arabia e poi ritornai a Damasco.
In seguito, dopo tre anni andai a Gerusalemme per consultare Cefa, e
rimasi presso di lui quindici giorni; degli apostoli non vidi nessun
altro, se non Giacomo, il fratello del Signore. In ciò che vi scrivo, io
attesto davanti a Dio che non mentisco.
Quindi andai nelle regioni della Siria e della Cilicia. Ma ero
sconosciuto personalmente alle Chiese della Giudea che sono in Cristo;
soltanto avevano sentito dire: “Colui che una volta ci perseguitava, va
ora annunziando la fede che un tempo voleva distruggere”. E glorificavano
Dio a causa mia.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 138)
R. Guidami, Signore, sulla retta via.
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri,
mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie. R.
Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere. R.
Tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Lc 11,28)
R. Alleluia, alleluia.
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la custodiscono con amore.
R. Alleluia.

VANGELO (Lc 10,38-42)
Marta accolse Gesù nella sua casa. Maria si è scelta la parte migliore.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo
accolse nella sua casa.
Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di
Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti
servizi.
Pertanto, fattasi avanti, disse: “Signore, non ti curi che mia sorella
mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”.
Ma Gesù le rispose: “Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte
cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la
parte migliore, che non le sarà tolta”.
Parola del Signore.

OMELIA
Gesù è accolto da Marta e Maria. All’inizio, permette loro di servirlo.
È Marta soprattutto che se ne incarica, lasciandosi assorbire dai molti
servizi, così da non avere nemmeno il tempo di ascoltare Gesù, di
stringere un contatto diretto con lui. Vuole inoltre allontanare Maria
da Gesù. Allora Gesù, preoccupato da questo atteggiamento, le fa notare
dolcemente che “una sola è la cosa di cui c’è bisogno”. Per l’uomo è
essenziale la parola di Gesù e soltanto Gesù. Egli è venuto a rendere
visita a Marta non per essere servito da lei, ma per colmarla della sua
parola e della sua persona. Nel Vangelo di oggi scopriamo uno strano
mistero: chi ospita qualcuno da benefattore diventa il beneficato. Questo
mistero si verifica quando l’ospite è Gesù. Secondo un proverbio polacco:
“Il tuo ospite è Dio che è nella tua casa”.
Le due sorelle sono simboli della vita attiva e della vita contemplativa.
Non bisogna però contrapporre queste due forme della vita cristiana l’una
all’altra. Oggi, un buon numero di persone uniscono - anche vivendo nel
mondo - lavoro e preghiera, vita attiva e contemplazione.

PREGHIERA DELLA SERA
Dopo una giornata di lavoro, mi inginocchio ai tuoi piedi, Signore. Ecco
giunta per me l’ora di Maria. Mi piacerebbe imparare da te a lavorare e
a pregare. Degnati di accettare tutte le mie gioie e le mie pene, i miei
successi e i miei insuccessi, le mie preoccupazioni e le mie inquietudini
di quest’oggi, la mia preghiera, il mio lavoro e il mio riposo.
Congiungili al tuo sacrificio della croce, presente nel mistero
dell’Eucaristia, per la salvezza del mondo. Vieni a me, e resta con me,
perché il giorno declina e si fa sera. Possa il mio cuore vegliare presso
di te anche durante il sonno.

Lascia un commento

Devi essere Autenticato per scrivere un commento