Paolo Romani giura da ministro. Al Colle è gelo con Berlusconi

Ott 4th, 2010 | Di cc | Categoria: Politica

 Dopo cinque mesi di interim del premier un nuovo ministro dello sviluppo economico. Nella sala della Pendola del Quirinale la cerimonia di giuramento di Paolo Romani da ministro per lo Sviluppo economico non dura neppure lo spazio di un quarto d’ora. Formula di rito, saluti e stop. Nessun applauso, nessun brindisi. E soprattutto nessun colloquio, a margine del giuramento, tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Anzi Berlusconi, che arriva al Colle alle 19 insieme al sottosegretario Gianni Letta, è ‘costretto’ ad attendere alcuni minuti l’arrivo nella sala del capo dello Stato. Un’attesa che, per quanto breve, il premier mal sopporta e che cerca di ingannare. Saluta cronisti e fotografi e azzarda una battuta: “Volete che vi racconti una storiella per ingannare l’attesa?”. Gianni Letta, visti i precedenti, gli intima ‘l’alt’ e Berlusconi si ferma. A un certo punto, poi, il Cavaliere si avvia verso l’ingresso della Sala quasi a voler sollecitare l’arrivo del capo dello Stato. Arrivando nella sala del giuramento il presidente della Repubblica si è “scusato per il ritardo” e poi la cerimonia ha preso avvio. Il segretario generale del Quirinale Donato Marra ha letto la formula di rito e in pochi minuti tutto si è concluso. Dopo i saluti Napolitano ha lasciato la stanza senza il tradizionale brindisi che solitamente accompagna queste cerimonie e Berlusconi, insieme a Letta, ha preso l’ascensore interno della palazzina quirinalizia per lasciare in auto il Palazzo. Capo dello Stato e premier non si sono rivolti una parola e non c’è stato alcun colloquio nè prima nè dopo il giuramento di Romani. Sono cinque mesi che Napolitano sollecita Berlusconi perchè chiuda l’interim e un ministero così importante, soprattutto in un momento di crisi economica, trovi un titolare.

FONTE APCOM

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