Berlusconi: no al calcio-mercato

Set 20th, 2010 | Di cc | Categoria: Politica

Niente calciomercato, ma la certezza che “in Parlamento esistono gruppi che si caricano della responsabilita’ del Paese e che si aggiungeranno alla maggioranza”. Il premier Silvio Berlusconi al PalaCongressi di Taormina, dove interviene alla Festa de La Destra, riconosce a Storace che “anche quando abbiamo avuto screzi lo abbiamo fatto sempre guardandoci negli occhi e in piena lealta’”. Rammaricato “per quello che ci ha portato il mese di agosto, in un momento gia’ difficile nella politica, quando il Paese riusciva a venir fuori da una drammatica crisi”, Berlusconi torna ad attaccare i distinguo di luglio ribadendo che “davvero non ci voleva quello che abbiamo letto sui giornali che tornano a parlare di un Paese debole, di un Berlusconi al tramonto”. Aver letto titoli di quotidiani internazionali che parlano di “Berlusconi al tramonto” e’ un motivo in piu’ per liquidare le fibrillazioni di questa estate come “la dissennata operazione di fine luglio”, un “teatrino” di fronte al quale il presidente del Consiglio reagisce dicendosi nuovamente “sicuro che in Parlamento avremo l’appoggio di chi si aggiungera’ alla maggioranza per senso di responsabilita’ nei confronti del Paese”. “Non facciamo calcio mercato”, torna a ribadire Berlusconi che anzi spiega di essere lui oggetto di contatti da parte di parlamentari ‘lealisti’ nei confronti della maggioranza”. “Non stiamo facendo operazioni di calciomercato con nessuno . Quando uno eletto con i nostri voti va con un altro partito i giornali della sinistra dicono che e’ operazione eticamente possibile, quando accade il contrario e’ ‘calciomercato’. Questo non e’ accettabile”, conclude.   Berlusconi: per il rilancio del Sud interventi strategici “Il rilancio del Mezzogiorno e’ un impegno preciso del nostro governo e continueremo su questa strada”. Silvio Berlusconi, intervenendo alla prima festa nazionale di Noi Sud a Summonte, in provincia di Avellino, ribadisce la strategia del governo per allineare il Mezzogiorno al resto dell’Italia. “I soldi non mancano - dice il presidente del Consiglio - ci sono 100 miliardi di euro fino al 2013 per il sud, tra fondi europei e nazionali. Quello che manca e’ la capacita’ di spesa delle amministrazioni regionali e locali che non arriva al 40%”. Berlusconi traccia poi la strategia che sara’ adottata per rinnovare l’impegno del governo. “Abbiamo deciso di dire basta ai finanziamenti a pioggia per progetti che non si realizzano mai - prosegue il premier - il piano per il sud si articola in interventi strategici. Concentreremo i fondi Fas per potenziare gli assi viari e ferroviari, l’alta capacita’ Napoli-Bari, il completamento della Salerno-Reggio Calabria, il collegamento Catania-Palermo e la realizzazione del ponte sullo Stretto”. Il programma tracciato dal presidente del Consiglio contiene anche interventi a sostegno delle imprese. “Attiveremo la banca del sud in collaborazione con le Poste e con il Credito Cooperativo per favorire le piccole imprese. Realizzeremo zone franche urbane - aggiunge - per far nascere nuove imprese e combattere la disoccupazione. Con il federalismo fiscale porteremo il sud allo stesso livello del nord nella qualita’ dei servizi e senza costi triplicati e quadruplicati per le infiltrazioni malavitose”. In collegamento telefonico con i vertici del movimento guidato dal sottosegretario Enzo Scotti, il premier ribadisce anche l’impegno del suo governo a proseguire nella lotta alla criminalita’ organizzata. “In questi due anni sono stati raggiunti risultati eccezionali - conclude Berlusconi - con 6500 arresti, con l’arresto di 26 dei 30 latitanti piu’ pericolosi e con il sequestro di oltre 16 miliardi di beni sottratti alla criminalità”.

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    ñïàñèáî çà èíôó!…

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