Dal Colle un riconoscimento per il Popolo della Liberta’

Set 15th, 2010 | Di cc | Categoria: Politica

L’esortazione di Giorgio Napolitano perché sia il governo sia la legislatura vadano avanti “senza interruzione” costituisce non solo un viatico istituzionale a ciò che Silvio Berlusconi ha detto e fatto finora, ma anche il riconoscimento implicito che questa è la migliore soluzione per il bene del Paese.Si può leggere l’invito del capo dello Stato come il classico fastidio ad essere tirato per la giacca, sia da chi cerca le elezioni anticipate sia da chi reclama un governo diverso. Ma queste sono dietrologie. E’ raro che il Quirinale si sbilanci tanto a sostegno della continuità di governo (non solo della legislatura), arrivando ad esprimere “apprezzamento per le impegnative valutazioni recentemente espresse dal premier Berlusconi per dare continuità e rilancio all’azione di governo”.Napolitano ha ovviamente esaminato a fondo i cinque punti del 20 agosto, che giungeranno in Parlamento a fine settembre. E si sofferma in particolare sul Mezzogiorno: ebbene, il piano di rilancio del governo sta già decollando, con la Banca del Sud e con il progetto di edilizia sociale studiato dalla Cassa depositi e prestiti. Soprattutto la prima solleva qualche critica da parte delle banche private – come testimonia il Corriere della Sera di oggi – e questa è la migliore prova di quanto abbia colpito nel segno.Ciò che conta, in ogni caso, è che nessuno, dal Quirinale in giù, mette più in discussione il diritto-dovere di Berlusconi a governare, ed a farlo secondo le sue linee programmatiche. Le agitazioni di questa estate stanno puntualmente ridimensionandosi man mano che si torna ai problemi concreti.Del resto, come riconosce oggi lo stesso Corriere nell’editoriale di Piero Ostellino, “il discorso che Berlusconi terrà davanti al Parlamento alla fine del mese potrebbe essere una grande occasione per fare il punto non solo sullo stato di salute della maggioranza, ma anche e soprattutto del nostro sistema politico e istituzionale”. Per la verità il premier aveva già rivolto questo appello nel discorso d’insediamento, pur disponendo di una maggioranza del tutto autosufficiente. E’ solo colpa dell’opposizione se quell’invito alla collaborazione è stato lasciato cadere nel vuoto.In altre democrazie compiute, il capo del governo fa periodicamente il punto sull’attività svolta e su ciò che intende proporre; per esempio negli Usa con il discorso “sullo stato dell’Unione”. E’ nella sostanza questo il proposito di Berlusconi. Ma da noi questo diritto-dovere diventa, per chi rema contro, l’occasione per tentare di disfare, non di fare. Adesso anche Napolitano interviene a favore del proseguimento dell’opera del presidente del Consiglio, e non c’è dubbio che si tratta di un riconoscimento e di un via libera preziosi.

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