Lettera di contestazione collettiva contro le bollette dell’acquedotto comunale
Set 14th, 2010 | Di cc | Categoria: Cronaca di NapoliUna lettera di contestazione collettiva per rispondere alle richieste di pagamento degli arretrati delle bollette dell’acqua. È del Sunia area Flegrea l’idea di muovere un’azione collettiva per rispondere ai bollettini inviati dal Servizio Acquedotto comunale in queste ultime settimane. Il sindacato degli inquilini sta raccogliendo le firme di numerosi cittadini che ritengono esose e fuori dai termini di prescrizione le richieste di pagamento. “Non siamo a favore di chi non vuole pagare l’acqua - avvertono dal Sindacato - anzi invitiamo la cittadinanza a pagare sempre e regolarmente i bollettini: l’acqua deve essere pagata”. Tuttavia, si legge nella missiva indirizzata al Servizio Acquedotto del Comune di Pozzuoli: “dobbiamo riscontrare e contestiamo in nome e per conto dei nostri assistiti le richieste di pagamento relative a presunti consumi idrici pervenute nei giorni scorsi”. Il Sunia ritiene che parte delle pretese creditorie risultano ampiamente prescritte ai sensi dell’articolo 2948 del Codice Civile e così come riscontrato anche dalla Prefettura di Napoli nella nota circolare nr 356 del 25 ottobre 2000 inviata a tutte le amministrazioni pubbliche”. Allo stesso momento il Sunia ritiene i propri assistititi pronti a corrispondere quanto da loro effettivamente dovuto a seguito della rielaborazione dei conteggi. Il sindacato chiede anche al Comune la possibilità di dilazionare con più rate il pagamento degli arretrati. “Il Sunia - dichiara Gaetano Palumbo, segretario di zona del sindacato degli inquilini - vuole chiedere al Comune di Pozzuoli di tutelare i cittadini di buona volontà che vogliono pagare con maggiore tranquillità il pagamento pregresso. Il Comune dovrebbe rateizzare in base al reddito della famiglia e del debito che essa ha nei suoi confronti. Pertanto chiediamo una maggiore rateizzazione poiché molte famiglie riversano in condizioni socio-economiche disagiate. In più manifestiamo il nostro disappunto per la morosità lievitata creando così allarmismo ingiustificato tra la popolazione”.