PdL: la responsabilità come scelta
Set 10th, 2010 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale
Dopo una fase di incertezza, più apparente che reale perché così descritta con sussiego dalla stragrande maggioranza degli organi di stampa, Silvio Berlusconi è tornato al centro del campo. Con la road map fissata ieri ufficialmente a Palazzo Grazioli che vedrà il premier protagonista di un discorso alla Camera alla fine del mese per sancire il passaggio politico più delicato della legislatura, molti giochi e giochetti tentati in queste settimane da protagonisti marginali della vita politico-parlamentare risultano conclusi. Chi è stato sovraesposto e chi si è sovraesposto volontariamente durante il mese d’agosto dovrà velocemente recuperare un qualche anonimato perché il legame stabilito ieri dal Presidente del Consiglio tra i 5 punti programmatici del governo e il discorso politico che può rilanciare la legislatura non lascia spazio a soluzioni improvvisate, ad ultimatum di comodo ma nemmeno alla rassegnata condizione di proseguire nel cammino facendosi condizionare dai mal di pancia di qualcuno. Siccome le parole hanno un senso, ne vogliamo citare una che non va di moda per caso: responsabilità. L’ha ripetuta ieri il premier quando ha voluto ricordare a Bossi e agli amici leghisti il vincolo che lo fa proseguire, finché si può, per la strada maestra. E quel vincolo ammette e suggerisce, in questa fase più delicata, il legittimo tentativo di far crescere i numeri della maggioranza, pur non dubitando della disponibilità ribadita dal Presidente della Camera di votare i fatidici 5 punti. Ma non possiamo limitarci a guardare all’agenda di questo autunno pur importantissimo. Dobbiamo programmare anche gli eventuali passaggi successivi tenendo conto di ogni possibilità: che la legislatura prosegua e realizzi un programma di riforme che possa piacere anche ad altri gruppi parlamentari o che le ferree regole dei numeri ci portino a soluzioni diverse.