Apertura del nuovo anno scolastico 2010-2011
Set 7th, 2010 | Di cc | Categoria: Scuola e GiovaniCon il 1 settembre 2010 si avvia l’attuazione della riforma del secondo ciclo di istruzione e formazione.
Le novità sono state presentate a Palazzo Chigi il 2 settembre 2010 dal ministro dell’ Istruzione, dell’ Università e della Ricerca, Maria Stella Gelmini.
Il complessivo processo di riordino, a partire dalle prime classi, investe i percorsi della scuola secondaria superiore e quelli del sistema di istruzione e formazione professionale.
Il settore tecnico-scientifico è stato al centro delle principali innovazioni che, come dimostrano i dati sulle iscrizioni, hanno riscontrato il favore degli studenti e delle famiglie.
Rispetto all’anno precedente, l’aumento delle iscrizioni in tale settore è dell’ 1,7%.
Per quanto riguarda la scuola primaria, aumentano le classi a tempo pieno che è aumentato, per il biennio 2009-2011, del 3,05%.
Nel prossimo anno scolastico le classi a tempo pieno, grazie all’eliminazione delle compresenze, passeranno da 36.493 a 37.275.
Con il nuovo anno inoltre sono stati assunti 10mila nuovi docenti e 5mila unità di personale ata.
Entro l’anno 2010 sarà bandito un nuovo concorso per diventare presidi.
Vengono incrementati gli orari della matematica, della fisica e delle scienze per irrobustire la componente scientifica nella preparazione degli studenti.
È potenziato lo studio delle lingue, con la presenza obbligatoria dell’insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni dei licei ed eventualmente di una seconda lingua straniera usando la quota di autonomia.
Gli studenti dovranno raggiungere livelli di conoscenza obbligatoria uguali a quelli richiesti a livello internazionale.
Particolare attenzione sarà data al ‘900 in Storia, Letteratura, Filosofia senza per questo trascurare la conoscenza del passato.
Italiano: La capacità di argomentare in forma scritta e orale e di saper leggere testi complessi diventa un obiettivo comune a tutte le discipline.
Vengono istituiti due nuovi licei: il liceo musicale e coreutico e il liceo delle scienze umane.
I nuovi istituti tecnici confermano la volontà del governo di rilanciare e potenziare la formazione tecnica e professionale per rispondere all’emergenza tecnico-scientifica evidenziata dal sistema produttivo che fatica a trovare giovani diplomati da inserire nelle imprese manifatturiere.
Iscriversi ai nuovi istituti tecnici e professionali consentirà ai giovani maggiori opportunità occupazionali e una riduzione dei tempi di transizione tra scuola, formazione e lavoro.
I nuovi tecnici si divideranno in 2 settori (Economico e Tecnologico) e 11 indirizzi. Sono previsti più inglese, più ore di laboratorio, maggiore sinergia con il mondo del lavoro.
I nuovi istituti professionali si divideranno in 2 settori (Servizi e Industria e artigianato) e 6 indirizzi. Sarà garantita più flessibilità nell’offerta formativa, stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro.
Nascono gli Its - i nuovi istituti tecnici superiori post secondaria. Nasce una nuova filiera non universitaria che dura 2 anni e che vede università, scuole e aziende protagoniste della formazione. Sono state create per formare figure professionali richieste dal mondo del lavoro.
È confermata la linea del rigore: non si potranno superare i 50 giorni di assenza, pena la bocciatura.