Al Festival di San Pietro Infine la medaglia d’adesione personale del Presidente della Repubblica
Set 3rd, 2010 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura “Non ci sono parole per spiegare il miracolo che si sta compiendo a San Pietro Infine – afferma un partecipante al Festival – qui sto vedendo un film e mangiando prodotti tipici vicino un arco di pietra che è sopravvivo a bombardamento bellici, la casa è caduta e lui è rimasto qui intero. Sembra voglia ricordarci che dopo ogni dolore ci sia una gioia più grande. L’arco resta qui, ma noi, nel nostro cuore, portiamo via questo insegnamento. Noi siamo qui per raccontare ciò che stato, noi siamo qui perché qualcuno che è morto ci ha reso liberi.”
Serena Grandi, riconoscimento per l’interpretazione di “Zoè”
Luigi Bizzarri (capostruttura de “La Grande Storia”, raitre), premio John Huston per il miglior programma televisivo sulla storia
Dichiarazioni degli intervenuti
E’ necessario che il comune di San Pietro Infine percorra il filone dell’approfondimento storico già intrapreso da alcuni anni. Si sono visti i frutti di questa particolare aspirazione alla ricchezza storica, alla cristallizzazione delle testimonianze, all’ordine del passato. Sono stati collezionato i ricordi e ciò ha consentito di esaltare l’identificazione di San Pietro Infine quale luogo della memoria, di fare di San Pietro Infine centro propulsore di apprezzate iniziative culturali capaci soprattutto di rendere attuale e viva la memoria e sacro il ricordo dei nostri concittadini che nel “dicembre di sangue” 1943 con il loro sacrificio, contribuirono all’apertura della via morale e materiale per la liberazione. E’ in questo spirito che noi dobbiamo leggere e contestualizzare il primo festival internazionale che qui si svolge.
Una sorpresa inaspettata trovare un posto come questo, luogo avvincente sotto il profilo del recupero, che a mio avviso si candida come contenitore d’eccellenza per manifestazioni culturali dove la memoria, la tradizione e la storia possano essere indicate come strumento di crescita in particolare per i giovani.
Ciò che accomuna le nostre terre è una comune tradizione non solo dovuta a contiguità geografica ma ad una comune cultura per essere state nel passato unite da quella che si chiamava “terra di lavoro”. Questo festival è una brillante idea in quanto propone approfondimenti e riflessioni sugli ultimi e devastanti ambienti bellici che accomunano questa terra alla regione Lazio, alla nostra provincia e alla vicinissima Cassino. Proprio da quest’ultima circostanza, interpretando la volontà nel nostro Presidente Iannarelli, ritengo si possa partire per ricercare la più ampia forma di sostegno all’iniziativa che il Parco della memoria storica porta avanti in questo magnifico territorio.