Al Festival di San Pietro Infine la medaglia d’adesione personale del Presidente della Repubblica

Set 3rd, 2010 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

    Non ci sono parole per spiegare il miracolo che si sta compiendo a San Pietro Infine – afferma un partecipante al Festival – qui sto vedendo un film e mangiando prodotti tipici vicino un arco di pietra che è sopravvivo a bombardamento bellici, la casa è caduta e lui è rimasto qui intero. Sembra voglia ricordarci che dopo ogni dolore ci sia una gioia più grande. L’arco resta qui, ma noi, nel nostro cuore,  portiamo via questo insegnamento. Noi siamo qui per raccontare ciò che stato, noi siamo qui perché qualcuno che è morto ci ha reso liberi.”Forse nella battuta di questo spettatore c’è il vero significato del Primo Festival Internazionale “Storie nella storia”, in queste parole c’è l’amore di coloro che in tre mesi hanno fatto l’impossibile per realizzare questa sei giorni, forse a questa immagine semplice “un arco di Pietra che erge intatto dalle macerie” ha pensato il Presidente Giorgio Napolitano, quando ha inviato al  Festival la medaglia di adesione personale con incisa la sua firma. Una soddisfazione per il Sindaco Fabio Vecchiarino e per gli organizzatori dell’evento. La medaglia è stata consegnata dal Presidente della società Storia -  Patria Alberto Zaza D’Ausilio.  Presenti all’evento il Colonnello  Luigi Cortellessa, vice-comandante del comando carabinieri tutela patrimonio culturale e cittadino onorario di San Pietro Infine e Abbate Antonio, Assessore alla Cultura – Provincia di Frosinone (di seguito le dichiarazioni). Inoltre San Pietro Infine è stata omaggiata dal Signor. Lorenzo Di Camillo  di una copia autentica del giornale “THE EVENING BULLETIN” DEL 02 MAGGIO 1945 la cui copertina titolava “ All Germans surrender in Italy and Southwest Austria”. Questa sera ci sarà la proiezione del film Zoe commentato dal regista. Domani il concerto di Francesco Baccini e saranno presenti numerosi ospiti d’eccezione. (Di seguito gli ospiti che hanno confermato la loro presenza).

Serena Grandi, riconoscimento per l’interpretazione di “Zoè”

Luigi Bizzarri (capostruttura de “La Grande Storia”, raitre), premio John Huston per il miglior programma televisivo sulla storia- Maria Carla Pennetta, riconoscimento Istituto di Studi Storici 8-16 Dicembre 1943 quale produttore esecutivo de “La Grande Storia” - Marina Basile, premio Istituto di Studi Storici 8-16 Dicembre 1943 per il documentario “Montecassino” (migliore documentario sulla guerra)- Federico Scardamaglia, premio John Huston per la produzione di “Figli strappati” (fiction tv)- Massimo Spano, premio John Huston per la regia di “Figli strappati”- Antonia Liskova, riconoscimento per l’interpretazione di “Figli strappati”- Giuseppe Varlotta, premio John Huston per la regia di “Zoè” (cinema italiano)- Francesco Baccini, riconoscimento per l’interpretazione di “Zoè”- Lamberto Lambertini, premio Istituto di Studi Storici 8-16 Dicembre 1943 per la regia di “Garibaldi da Caprera a Caprera” (documentario per le celebrazioni dell’Unità d’Italia)- Paolo Peluffo (coordinatore celebrazioni Unità d’Italia Presidenza Consiglio dei MInistri), premio Istituto di Studi Storici 8-16 Dicembre 1943 per la produzione di “Garibaldi da Caprera a Caprera”

 

 

 

 

           

 

 

 

Dichiarazioni degli intervenuti

  Dichiarazioni del colonnello  Luigi Cortellessa, vice-comandante del comando carabinieri tutela patrimonio culturale e cittadino onorario di San Pietro Infine 

E’ necessario che il comune di San Pietro Infine percorra il filone dell’approfondimento storico  già intrapreso da alcuni anni. Si sono visti i frutti di questa particolare aspirazione alla ricchezza storica, alla cristallizzazione delle testimonianze, all’ordine del passato. Sono stati collezionato i ricordi e ciò ha consentito di esaltare l’identificazione di San Pietro Infine quale luogo della memoria, di fare di San Pietro Infine centro propulsore di apprezzate iniziative culturali capaci soprattutto di rendere attuale e viva la memoria e sacro il ricordo dei nostri concittadini che nel “dicembre di sangue” 1943 con il loro sacrificio, contribuirono all’apertura della via morale e materiale per la liberazione. E’ in questo spirito che noi dobbiamo leggere e contestualizzare  il primo festival internazionale che qui si svolge.

  Abbate Antonio, Assessore alla Cultura – Provincia di Frosinone   

Una sorpresa inaspettata trovare un posto come questo, luogo avvincente sotto il profilo del recupero, che a mio avviso si candida come contenitore d’eccellenza per manifestazioni culturali dove la memoria, la tradizione e la storia possano essere indicate come strumento di crescita in particolare per i giovani.

Ciò che accomuna le nostre terre è una comune tradizione non solo dovuta a contiguità geografica ma ad una comune cultura per essere state nel passato unite da quella che si chiamava “terra di lavoro”. Questo festival è una brillante idea in quanto propone approfondimenti e riflessioni sugli ultimi e devastanti ambienti bellici che accomunano questa terra alla regione Lazio, alla nostra provincia e alla vicinissima Cassino. Proprio da quest’ultima circostanza, interpretando la volontà nel nostro Presidente Iannarelli, ritengo si possa partire per ricercare la più ampia forma di sostegno all’iniziativa che il  Parco della memoria storica porta avanti in questo magnifico territorio.

 

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