Giovani violenti: sparano contro il cuoco del ristorante dopo lite scoppiata per il conto troppo “salato”, arrestati
Set 3rd, 2010 | Di cc | Categoria: Scuola e GiovaniQuesta mattina a somma vesuviana, a conclusione di indagini condotte subito dopo il tentato omicidio di Secondulfo Carlo, i carabinieri della locale stazione coadiuvati dalla compagnia di castello di cisterna e dalla stazione di ottaviano hanno identificato e tratto in arresto Prisco Donato, 19 anni, residente ad ottaviano, incensurato e prisco alfredo, 20 ani residente ad ottaviano in via francesco della pietra, già noto alle forze dell’ordine, entrambi responsabili di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco e munizioni, spari in luogo pubblico e ricettazione. Verso le 15.30 di ieri, a somma vesuviana, nel ristorante “tre pizzi” in via trentola, 2 sconosciuti hanno sparato alcuni colpi d’arma da fuoco contro Secondulfo Giuseppe, 37 anni, di somma vesuviana, cuoco del locale pubblico. La vittima e’ stata soccorsa e trasportata all’ospedale di nola ove e’ stata ricoverata dopo che gli sono state riscontrate “ferita d’arma da fuoco al fianco sx e trauma al gluteo sx” e prestate le prime cure. Dalle indagini è emerso che poco prima nel ristorante era scoppiata una accesa discussione, poi sfociata in rissa, tra camerieri ed alcuni clienti che si erano lamentati per il prezzo del pranzo ritenuto troppo alto. Due dei clienti erano successivamente tornati armati di pistola ed avevano sparato alcuni colpi d’arma prendendo econdulfo e dileguandosi a bordo di una porsche cayman. Nel corso del sopralluogo i cc della sezione rilievi del nucleo investigativo di castello di cisterna hanno repertato e sequestrato 2 bossoli calibro 7,65, un bossolo calibro 9 e 2 ogive deformate nonché acquisito le immagini del sistema di video sorveglianza. Durante attività investigativa i carabinieri hanno identificato e preso Prisco Donato e Prisco Alfredo rinvenendo occultata in una zona isolata di Ottaviano l’auto, intestata ad una società con sede a Paduli (BN), usata dai 2 per darsi alla fuga dopo il fatto. Gli arrestati sono stati tradotti nelle loro abitazioni agli arresti domiciliari come disposto dell’autorità giudiziaria.