Tony Blair “Ecco perché ammiro Silvio”

Set 2nd, 2010 | Di cc | Categoria: Esteri

Silvio Berlusconi descritto non come il politico delle “promesse” ma del “fare”: è quanto emerge da un brano del libro autobiografico di Tony Blair, “Un viaggio”, presentato in Gran Bretagna e uscito anche nelle librerie italiane (Rizzoli). “Questo comportamento è tipico di Silvio ed è per questo che lo ammiro. Quasi tutti i politici promettono, ma poi non combinano nulla. Lui non aveva promesso, aveva agito”. L’ex premier britannico si riferisce all’aiuto offerto da Berlusconi all’”amico” Blair a sostegno della candidatura di Londra ad ospitare le Olimpiadi del 2012: “C’è un’ultima persona - ricorda Blair - senza la quale non avremmo potuto vincere: Silvio Berlusconi. Nell’agosto precedente (2004) gli avevo fatto visita nella sua casa in Sardegna - racconta - per chiedergli aiuto sulla candidatura. L’Italia era uno dei protagonisti fondamentali. Mi aveva domandato fino a che punto fosse importante per noi ottenere le Olimpiadi. “Molto”, gli avevo risposto. “Molto?”. “Molto”. “Sei mio amico”, aveva detto Berlusconi, “Non ti prometto niente, ma vedrò cosa posso fare”. Questo comportamento è tipico di Silvio ed è per questo che lo ammiro. Quasi tutti i politici promettono, ma poi non combinano nulla. Lui non aveva promesso, aveva agito”.Berlusconi viene citato tra i leader europei la cui solidarietà agli Stati Uniti subito dopo gli attentati dell’11 settembre fu “totale”, laddove Blair ricorda di aver contattato nei giorni successivi gli stessi leader, trovandone alcuni, soprattutto il presidente francese Chirac, più “cauti” rispetto alle reazioni da mettere in atto dopo gli attacchi: “Ospitai Silvio Berlusconi - racconta l’ex primo ministro britannico - determinato come sempre nel suo appoggio agli Stati Uniti”. Blair ricorda le polemiche suscitate dal fatto che per descrivere la lotta contro il terrorismo e per la democrazia, “sia Bush che Berlusconi avevano usato la parola ‘crociata’”. “Era assolutamente ovvio - scrive Blair - che la stessero usando in senso generico, come ci si potrebbe riferire a una crociata contro le droghe o contro il crimine; ed e’ un termine di uso comune in politica; ma fu travisato per insinuare che la usassero in riferimento alle antiche Crociate”.

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