L’europarlamentare Enzo Rivellini, Coordinatore di Generazione Italia Campania, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Noto che la giunta regionale ha preso atto del problema finanziario che investe la Campania, in particolar modo la sanità regionale, ed ha introdotto purtroppo il ticket sui farmaci. Mi preme sottolineare che proprio all’indomani delle elezioni regionali presso la sede di Federfarma a Napoli organizzai un incontro col sub-commissario Zuccatelli, i creditori e la Sace-Fct per proporre un’ipotesi di piano per onorare i debiti milionari del sistema sanitario campano. In quell’occasione si chiarì che Sace-Fct, ente dello Stato, aveva la possibilità di portare avanti un piano di risanamento trasparente e privo di ogni forma di speculazione, cosa che invece avviene, come tutti sanno, con le operazioni di factoring seguite dalle banche. La Sace-Fct è del gruppo Sace, ente strumentale dello Stato che assicura i crediti delle aziende italiane all’estero ed ha fatturati di miliardi di euro. Dal 2010 può sottoscrivere factoring in Italia ed ha la capacità economica di intervenire per centinaia di milioni di euro. Questo può far risparmiare la Regione che garantendo tempi certi nei pagamenti può strappare prezzi migliori ed i creditori che otterrebbero condizioni economiche migliori nel factoring rispetto a quello delle banche private. Non riesco a comprendere come mai un piano del genere che terrebbe il sistema lontano dalle speculazioni e garantirebbe le imprese non viene messo in campo. Anzi, proprio ieri partecipando ad un confronto televisivo col Presidente di Federfarma Di Iorio ho saputo che si sono tenuti diversi incontri a Roma per studiare la questione, ma fino ad oggi la Regione non è riuscita a ottenere risultati concreti. Mi chiedo come mai la Regione non riesce a concludere quest’accordo così strategico col governo ? Perché non si riesce a sfruttare un ente dello Stato per un piano di factoring che garantisce risparmio e trasparenza ? Vuoi vedere che proprio la trasparenza ed il risparmio sono l’ostacolo all’accordo ?».