L’ombra delle combine si abbatte su Aronica

Mar 24th, 2009 | Di cc | Categoria: Calcio, Sport

Altra tegola sul calcio italiano, ritorna la vicenda combine, stavolta il palcoscenico è Palermo.
Indagati nella vicenda il difensore del Napoli Salvatore Aronica (all’epoca dei fatti al Palermo) il dirigente Rino Foschi, ex direttore sportivo della società di Zamparini, e i giocatori Franco Brienza e Vincenzo Montalbano. Tutti sono stati iscritti nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla Dda di Palermo. Pesante l’accusa, si vocefera che sia di frode sportiva con l’ombra della mafia in sottofondo. I fatti sarebbero riferiti alla partita del 24 maggio 2003 fra Palermo e Ascoli, nella formazione rosanero all’epoca militavano i tre giocatori sott’accusa.
E’ scattata l’indagine sugli interessi della mafia dopo le rivelazioni del pentito Marcello Trapani, avvocato dei boss Lo Piccolo all’epoca dei fatti. Ad Aronica, Brienza e Montalbano sarebbero stati versati 200 mila euro per accomodare la partita, match cruciale per il Palermo nella lotta alla promozione in Serie A che in quella stagione sfumò proprio all’ultima giornata.
Tutti i calcatori non giocarono la partita, tale scelta su fatta però dalla squadra marchigiana pare dal sospetto di combine. La partita fu risolta da una rete di Arturo Di Napoli, attaccante rosanero in quella stagione, al 90′.
Tutte le informazioni rese note sarebbero state rilasciate da Trapani, il quale avrebbe ricevuto tali informazioni da Rino Foschi. Questa ipotetica combina fa parte di un’inchiesta più ampia che comprenderebbe anche altre partite combinate (si parla di Verona-Palermo del maggio 2003) e la cessione dei biglietti omaggio da parte della società ai clan mafiosi cittadini. Dal punto di vista sportivo comunque il reato sarebbe prescitto per scadenza dei termini d’apertura delle indagini, dunque il rischio per Foschi, giocatori e società sarebbe unicamente d’immagine.

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