Reddito di cittadinanza, l’assessore Russo: “Accanto al Patto per il lavoro, ci sarà un Piano straordinario per l’emersione dalla povertà
Ago 20th, 2010 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale“Accanto al Patto per il lavoro, di cui si sta occupando l’assessore Severino Nappi, in sintonia e di concerto con il presidente Caldoro, ci sarà un Piano straordinario per l’emersione dalla povertà, che superi definitivamente il reddito di cittadinanza ed assicuri una politica di sostegno vera, non più assistenzialistica e fine a se stessa”. Così l’assessore regionale alle Politiche sociali, Demanio e Patrimonio, Ermanno Russo interviene nel dibattito su lavoro e reddito di cittadinanza.
“Ho molto apprezzato la adesione del capogruppo del Pd Peppe Russo ad un ragionamento bipartisan – spiega l’esponente del Pdl –, che testimonia una presa di coscienza netta e responsabile su un tema che non può avere colori politici né soluzioni uniche. In Regione è già partito, prima della pausa estiva, un tavolo istituzionale da me proposto ed insediato insieme alle competenti commissioni consiliari: la VI presieduta da Antonia Ruggiero e la II speciale presieduta da Giovanni Baldi. Obiettivo del tavolo è aprire, insieme alle parti sociali, ai sindacati e a tutti i soggetti coinvolti, un grande dibattito sul futuro delle politiche di contrasto alla povertà in Campania”.
Di qui l’assessore Russo sottolinea: “Perché vi sia un radicale e concreto cambio di passo, bisogna rendersi conto che le politiche per il lavoro e quelle finalizzate all’emersione dalla povertà devono viaggiare insieme ma su binari paralleli. Non ci può più essere una controproducente e, talvolta letale, commistione tra queste due linee di intervento. Un conto è il lavoro, altra cosa sono le politiche di sostegno al reddito. Per quanto possano e, per certi versi, debbano intrecciarsi, le due iniziative vanno intese come distinte e separate. Pur in un contesto comune”.
“Soltanto in questo modo – conclude Ermanno Russo – si potranno evitare degenerazioni oggi evidenti, rilevate anche dalla Guardia di Finanza e frutto di misure di sostegno al reddito senza una vera politica, messe in campo soltanto per tamponare l’emergenza e confuse pericolosamente con quelle dedicate al lavoro”.