MA QUANTI AMICI AVEVA COSSIGA ?

Ago 17th, 2010 | Di cc | Categoria: Politica

Dopo la morte , è cominciata l’operazione di beatificazione di Francesco Cossiga . Tutti hanno cominciato a fare a gara per vantarne i meriti . Sono comparsi in tanti a rivendicare un rapporto di amicizia . Chi cita suoi sguardi , chi suoi sorrisi , chi sue riervate confidenze . Nessuno ricorda che Francesco Cossiga era un uomo libero , nel senso più pieno e più bello della parola , amante della sua Patria , dotato di una fede incrollabile . Quegli stessi , e mi riferisco in particolare al mondo di sinistra , che lo avevano continuamente attaccato , specialmente negli ultimi due anni della sua presidenza , ora dimenticano di essergli stati ostili . Perfino Violante , dal presidente emerito definito il piccolo Viszinsky , per ricordarne i suoi legami con una tipica mentalità comunista , ora arriva al punto di dichiarare che il grande sardo parlava con lui a telefono quasi quotidianamente . Gli unici a continuare ad essere , nella loro cattiveria , coerenti , sono stati quelli dell’estrema sinistra che , nei loro blog , hanno rinverdito le accuse da anni lanciate contro di lui . Noi , da parte nostra , continuiamo a dire quello che avevamo sempre detto quando era in vita : Francesco Cossiga era un uomo libero capace di dire francamente quello che pensava , senza paura delle conseguenze . Qualche esempio su tutti . Le sue affermazioni sulla strage di Bologna , da una certa magistratura attribuita senza prova agli estremisti di destra , era , secondo le informazioni in suo possesso , stata causata da palestinesi che  trasportavano esplosivo sul treno . Significative anche le considerazioni sull’abbattimento del volo di linea dell’ Itavia , nel cielo di Ustica , da parte di un aereo francese che aveva lanciato un missile per colpire un mig libico il cui pilota si era astutamente fatto scudo dell’incolpevole aereo passeggieri .. Ma , si sa, certe sue dichiarazioni , non essendo intonate al coro comune , davano fastidio, ecco perché il presidente delle vittime di Bologna , organicamente inserito nella logica dell’ex partito comunista , si è immediatamente affrettato ad affermare di non condividerle . (MEF)

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