Rilancio del nucleare

Ago 13th, 2010 | Di cc | Categoria: Ambiente

Il Governo Berlusconi si è assunto il compito di superare il ritardo infrastrutturale del Paese in materia di energia rilanciando il nucleare e la diversificazione degli approvvigionamenti. Il piano energetico –­ Sul piano energetico il Governo si è attivato per diminuire il costo delle bollette per aziende e famiglie oltre che per diminuire la dipendenza dagli idrocarburi e dunque limitare le emissioni inquinanti. Per questo è stato rilanciato il nucleare civile. Una scelta basata su quattro elementi: sicurezza della tecnologia, risparmio economico, diminuzione delle importazioni di carburanti fossili, minor impatto ambientale. Inoltre, il “Patto per l’ambiente” dispone investimenti per dodici miliardi di euro, per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica mentre è stato istituito un fondo di 600 milioni di euro per la “Green Economy”. È stata Affidata al Gestore del mercato elettrico (GME) la gestione economica del mercato del gas naturale e introdotta l’autorizzazione unica per i rigassificatori. Ritorno al nucleare – Il 24 febbraio 2009 Italia e Francia hanno firmato un patto che prevede la costruzione di quattro centrali di terza generazione entro gennaio 2020. Ma perché tornare al nucleare? Per quattro ragioni fondamentali. Innanzitutto, l’impiego del nucleare farà diminuire le importazioni di petrolio, gas e carbone, con risparmio per tutti. In secondo luogo, il nucleare di terza generazione è un’energia pulita perché non produce anidride carbonica. In terzo luogo, è un sistema sicuro. Infine, gli italiani pagheranno meno la bolletta dell’elettricità. Arrivano i prezzi biorari per tutti: dal 1 luglio 2010, l’Autorità per l’energia e il gas ha stabilito che saranno gradualmente introdotti i prezzi “biorari”, cioè differenziati a seconda dei diversi momenti della giornata e dei giorni in cui si usa l’elettricità.  

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