l’assessore Russo sul suo sito: “Rigore ma con oculatezza, è questa la fase 2 del presidente Caldoro”

Ago 11th, 2010 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale

“La linea di governo del presidente Caldoro, rispetto ai conti disastrati della Campania, si è sviluppata lungo due direttrici fondamentali, che potremmo anche definire fasi. La fase 1, quella della ricognizione, con l’automatica sospensione delle delibere della precedente giunta di centrosinistra cronologicamente coincidenti con il periodo in cui è stato sforato il patto di stabilità, e quella che potremmo chiamare fase 2, cioé l’attuale”. Così l’assessore regionale alle Politiche sociali, Demanio e Patrimonio, Ermanno Russo nella rubrica “In fondo, in fondo” del suo sito internet (www.ermannorusso.it).

“La fase 2 – spiega l’esponente del Pdl – passa per la riconsiderazione delle stesse delibere sospese e per l’eventuale loro riabilitazione, sulla scorta di criteri asettici e scevri da ogni tipo di condizionamento che non sia quello dell’interesse pubblico e collettivo. E’ dunque questa la fase dell’amministrare con rigore, ma anche con oculatezza, in cui si studia il nuovo approccio ai fondi europei e a quelli nazionali, rifuggendo dalle logiche localistiche della parcellizzazione dei progetti e virando – forse anche bruscamente ma a ragione – verso una rimodulazione dei finanziamenti Fas e dei fondi strutturali europei, che dovranno essere interamente impiegati – come sottolineato dal Governatore – per la realizzazione di pochi progetti strategici, ma tutti con un forte impatto strutturale d’area”.

“E’ in quest’ottica – spiega l’assessore Russo – che va anche la linea sapientemente dettata da Caldoro nel settore forse più delicato e complesso della nostra regione, quello della sanità. Ai commissari delle Asl, freschi di nomina, il presidente della Regione ha chiesto sei precisi punti, riassumibili tutti in una parola: rigore. Anche qui, dunque, la parola d’ordine è stata risanare. Ma risanare senza tenere conto delle esigenze delle strutture sanitarie e dell’impatto delle decisioni sul territorio sarebbe stato un azzardo, ecco perché il governatore della Campania ha chiesto ai commissari di operare una ricognizione dell’ordinario, imponendo loro una tabella di marcia fondata su tempi certi (60 giorni per il piano delle consistenze, 45 per lo stato di attuazione degli obiettivi indicati nel piano di rientro), che darà la possibilità di fornire alla popolazione campana risposte altrettanto certe”.

“Ciò – conclude l’esponente della Giunta regionale – senza brandire l’arma, talvolta controproducente, della propaganda. Anzi, semmai sobbarcandosi il peso di scelte impopolari e nette, che alla prima avranno di sicuro sortito un effetto destabilizzante nell’utenza campana, ma che ora iniziano a dare i frutti sperati. La decisione da parte del presidente Caldoro di fondare la propria campagna elettorale prima e l’intera linea di governo poi sul concetto della sobrietà, sta contribuendo in maniera sensibile al processo di normalizzazione della nostra regione, troppo spesso al centro di piani ed interventi straordinari che ne hanno frenato lo sviluppo ed impedito la programmazione”.

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