Il governo del fare è la risposta a chi ci prova ancora

Ago 2nd, 2010 | Di cc | Categoria: Politica

In casa lavori sempre più veloci. Certificati online per i medici. Fondi alle imprese che promuovono la parità. Sono alcuni titoli sulla prima pagina de Il Sole 24 Ore che mettono in luce il lavoro continuo del Governo per riformare nel profondo, per modernizzare e cambiare l’Italia. Certo, un’impresa del genere richiede tempo e stabilità di governo e non si compie senza incontrare ostacoli: così ci si accorge che solo un medico su tre è pronto all’online, che le Regioni fanno resistenza su una semplificazione edilizia che in pratica le esclude, che i fondi per la parità hanno un tetto di 200.000 euro dovuto alla fase di crisi. Però è altrettanto evidente che il Governo ha avviato un mutamento del Paese che non si può disconoscere, anche se molti quotidiani lo relegano nelle pagine meno importanti per privilegiare la vecchia politica. Quando il Presidente Berlusconi contrappone alle chiacchiere quattro riforme varate dal Governo solo nell’ultima settimana, invoca dai cittadini un metro di giudizio basato non sulle polemiche e sui pettegolezzi, ma sui fatti concreti. E cosa può essere più concreto per uno studente della riforma dell’Università? Cosa più concreto per un proprietario se non la possibilità di dare il via ai lavori in casa senza troppa burocrazia? Cosa ancora più concreto per tutti noi di un nuovo codice della strada che ridurrà gli incidenti e quindi la mortalità sulle strade? E infine la manovra: il massimo della concretezza per mettere in equilibrio stabile il bilancio pubblico, i conti del nostro Stato, e così impostare anche le salde basi per la ripresa, il rilancio dell’economia. Una manovra, è il caso di ricordarlo, portata a termine con tempi molto più veloci degli altri Paesi europei e sopratutto con sacrifici minori. Senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini e salvaguardando i posti di lavoro a rischio con un afflusso di 32 miliardi di euro, una cifra enorme mai vista prima, alle varie forme di cassa integrazione.Tutto questo per dire, e invitando tutti i nostri eletti a dirlo e a ripeterlo nei dibattiti e negli incontri dell’estate, che il Governo fa e fa bene, molto bene. Ed è questa la causa per cui si sono rimesse in moto le solite forze che in Italia da sempre contrastano ogni cambiamento. Quelle forze che in Berlusconi vedono fin dal 1994 l’incarnazione del cambiamento e perciò cercano di ostacolarlo in tutti i modi possibili, riservando applausi al di sopra delle righe a chiunque lo intralci e così facendo intralci anche il tentativo di mutamento del Paese. Non ci sono riusciti, in questa operazione, negli ultimi quindici anni ed è facile prevedere che non ci riusciranno neanche questa volta.

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