La Parola di oggi

Ago 2nd, 2010 | Di cc | Categoria: Religione

LA PAROLA DI OGGI
3 agosto 2010
Martedì
S. Lidia - XVIII tempo ordinario (C) - II

—spot—
A coloro che intendono trascorrere qualche giorno di meditazione e preghiera
ad Assisi, segnaliamo l’Oasi Betania. Per maggiori informazioni:
http://laparola.verbumweb.net/assisi/assisi.htm
oppure contattare direttamente Suor A. Maria: Tel.: 075.816876 - Cell.: 338.1265715.
—spot—

PREGHIERA DEL MATTINO
Dio onnipotente, tu hai sempre protetto e amato il popolo fedele che hai
adottato. Così, nei tempi antichi, hai vegliato sulla fama del tuo grande
profeta Mosè, quando l’invidia aveva portato Aronne e Miriam, cioè la sua
stessa famiglia, ad insidiare la sua reputazione.
Continua anche oggi ad annientare ogni tentativo, da parte di uomini
ostili, di intaccare e di macchiare la reputazione del Santo Padre, il
Papa, e di indebolire la sua autorità e quella dei vescovi che lo
sostengono. Concedici questo, per Cristo, nostro Signore.

PRIMA LETTURA (Ger 30,1-2.12-15.18-22)
A causa della tua grande iniquità ti ho fatto questi mali, ma restaurerò
la sorte della tenda di Giacobbe.
Dal libro del profeta Geremia
Parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore:
Dice il Signore, Dio di Israele: “Scriviti in un libro tutte le cose che
ti dirò.
Così dice il Signore:
La tua ferita è incurabile, la tua piaga è molto grave.
Per la tua piaga non ci sono rimedi, non si forma nessuna cicatrice.
Tutti i tuoi amanti ti hanno dimenticato, non ti cercano più; poiché ti
ho colpito come colpisce un nemico, con un castigo severo, per le tue
grandi iniquità, per i molti tuoi peccati.
Perché gridi per la ferita?
Incurabile è la tua piaga.
A causa della tua grande iniquità, dei molti tuoi peccati, io ti ho fatto
questi mali.
Così dice il Signore:
Ecco restaurerò la sorte delle tende di Giacobbe e avrò compassione delle
sue dimore.
La città sarà ricostruita sulle rovine e il palazzo sorgerà di nuovo al
suo posto.
Ne usciranno inni di lode, voci di gente festante.
Li moltiplicherò e non diminuiranno, li onorerò e non saranno
disprezzati, i loro figli saranno come una volta, la loro assemblea sarà
stabile dinanzi a me; mentre punirò tutti i loro avversari.
Il loro capo sarà uno di essi e da essi uscirà il loro comandante; io lo
farò avvicinare ed egli si accosterà a me.
Poiché chi è colui che arrischia la vita per avvicinarsi a me? Oracolo
del Signore.
Voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio”.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 101)
R. Il tuo popolo, Signore, proclama la tua gloria.
I popoli temeranno il nome del Signore
e tutti i re della terra la sua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion
e sarà apparso in tutto il suo splendore.
Egli si volge alla preghiera del misero
e non disprezza la sua supplica. R.
Questo si scriva per la generazione futura
e un popolo nuovo darà lode al Signore.
Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il gemito del prigioniero,
per liberare i condannati a morte. R.
I figli dei tuoi servi avranno una dimora,
resterà salda davanti a te la loro discendenza,
perché sia annunziato in Sion il nome del Signore
e la sua lode in Gerusalemme,
quando si aduneranno insieme i popoli
e i regni per servire il Signore. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Gv 1,50-51)
R. Alleluia, alleluia.
In verità, in verità vi dico:
vedrete cose più grandi di queste.
R. Alleluia.

VANGELO (Mt 14,22-36)
Comanda che io venga a te sulle acque.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quei giorni, dopo che ebbe saziato la folla, Gesù ordinò ai discepoli
di salire sulla barca e di precederlo sull’altra sponda, mentre egli
avrebbe congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, solo, a
pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù.
La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle
onde, a causa del vento contrario. Verso la fine della notte egli venne
verso di loro camminando sul mare.
I discepoli, nel vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero:
“È un fantasma” e si misero a gridare dalla paura.
Ma subito Gesù parlò loro: “Coraggio, sono io, non abbiate paura”. Pietro
gli disse: “Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque”.
Ed egli disse: “Vieni!”.
Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò
verso Gesù. Ma per la violenza del vento, s’impaurì e, cominciando ad
affondare, gridò: “Signore, salvami!”.
E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: “Uomo di poca fede,
perché hai dubitato?”.
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca
gli si prostrarono davanti, esclamando: “Tu sei veramente il Figlio di
Dio!”.
Compiuta la traversata, approdarono a Genesaret. E la gente del luogo,
riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono
tutti i malati, e lo pregavano di poter toccare almeno l’orlo del suo
mantello. E quanti lo toccavano guarivano.
Parola del Signore.

OMELIA
Le Sacre Scritture presentano in modo veritiero Mosè come l’uomo più
umile della terra: egli riconobbe la sua totale dipendenza dal Signore
Dio nell’adempimento del ministero di salvatore del suo popolo, al quale
era stato chiamato.
Tale umiltà è però superata, sotto ogni punto di vista, da quella di
Gesù. Mosè fu solo un lontano modello di Gesù, il Messia, il vero
Salvatore non solo del suo popolo, ma di tutta l’umanità, passata,
presente e futura. Gesù infatti, dopo aver rinnovato il miracolo della
manna nella moltiplicazione dei pani, avendoli fatti distribuire alla
folla dagli apostoli, lasciò in silenzio quel luogo per evitare le
acclamazioni della folla, che avrebbe voluto farne il proprio re, perché
li liberasse dalla tirannia dell’Impero Romano, cosa che, certo, sarebbe
stata in suo potere.
Ma, nonostante fosse il creatore del mondo e dell’intero universo, egli
tenne nascosto il suo infinito potere sotto l’apparenza di un artigiano
proveniente da un villaggio sconosciuto, e questo perché aveva scelto di
fare a meno di tutti quegli attributi temporali che danno agli uomini
prestigio e potere.
Anche se manifestò la sua autorità sulla natura (moltiplicando i pani per
dare da mangiare ad una folla di diecimila persone o camminando sulle
acque), Gesù considerò del tutto “normali” questi prodigi.
Suo solo scopo era quello di convincere i discepoli che, credendo in lui
ed osservando i suoi comandamenti, avrebbero potuto sottomettere il mondo
intero all’autorità del Padre affinché venisse il regno di Dio.

PREGHIERA DELLA SERA
Aiutami, Signore Gesù, a riconoscere l’ampiezza degli sforzi da te
sostenuti per riscattare il mondo, senza per altro diminuire in alcun
modo la libertà personale di ogni uomo e di ogni donna di accogliere o
respingere la tua offerta di salvezza. Tu rispetti, infatti, la coscienza
e la libera volontà di tutte le tue creature, perché ti possano cercare
di loro propria iniziativa.
Indegno come sono, senza alcun diritto alla tua misericordia, ma sperando
nel tuo amore infinito, ti prego di aiutarmi affinché scelga per sempre
te e la tua volontà, perché questa è la via che conduce alla vita eterna.

Lascia un commento

Devi essere Autenticato per scrivere un commento