VERTENZA TELECOM ITALIA, RIPRENDE DOMANI IL CONFRONTO AL MINISTERO. TAGLIALATELA, UILCOM CAMPANIA: “RISPOSTE CONCRETE PER LA SALVAGUARDIA DELL’OCCUPAZION E IL RILANCIO DEL GRUPPO”

Ago 2nd, 2010 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale

 Risposte concrete per la salvaguardia dell’occupazione e il rilancio del Gruppo”. E’ quanto afferma in una nota Massimo Tagliatatela, Segretario Generale della Uilcom-Uil Campania, che domani in rappresentanza della nostra Regione siederà al tavolo del confronto con Telecom Italia per la ripresa della trattativa col Governo per affrontare la crisi dei circa 6822 esuberi annunciati dall’azienda soltanto poche settimane fa. Nel confronto in atto tra il Governo, Telecom e i sindacati – si legge nella nota - l’azienda deve dare risposte concrete e abbandonare le disponibilità generiche dei giorni scorsi. Nel precedente incontro abbiamo avanzato come Uilcom una proposta divenuta poi unitaria per tutte le OO.SS. presenti al tavolo che consisteva in 3500 nuove mobilità volontarie e circa 2300 risorse da riqualificare tramite la formazione per poi prevedere reinserimenti in fase di produzione nei settori strategici dell’azienda. Se dovesse passare questa proposta fatta dalla UILCOM e divenuta unitaria – prosegue Taglialatela - ci sarebbe un sostanziale riduzione degli esuberi e l’eliminazione di eventuali licenziamenti comunicati da Telecom durante la presentazione del Piano Industriale. In questi giorni ciascuno ha esposto le proprie ragioni ed il Governo ha chiarezza dell’insieme delle posizioni in campo. C’è bisogno, inoltre, di prendere atto che l’attuale manutenzione della rete in rame è insufficiente ed il management deve impegnarsi affinché la rete con la quale milioni di italiani ogni giorno si connettono sia resa più affidabile e più efficiente. Al tempo stesso si impone una soluzione urgente per tutti quei lavoratori che, nel corso di questi anni, hanno utilizzato gli accordi di mobilità volontaria e che la nuova normativa, appena approvata dal Parlamento, riporta nell’incertezza a causa del prolungamento delle finestre d’uscita pensionistiche. Questi lavoratori - conclude l’esponente della UIL Campania - non possono rimanere un anno senza salario!”

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