La Parola di oggi
Lug 22nd, 2010 | Di cc | Categoria: ReligionePREGHIERA DEL MATTINO
Concedi, o Signore, a ciascuno di noi di potere sperimentare durante questa giornata la nuova nascita che abbiamo ricevuto in dono il giorno del battesimo. Amen.
ANTIFONA D’INGRESSO
Il Signore disse a Maria Maddalena:
“Va’ dai miei fratelli, e di’ loro:
Io salgo al Padre mio e Padre vostro,
Dio mio e Dio vostro”. (Gv 20,17)
COLLETTA
Dio onnipotente ed eterno, il tuo Figlio ha voluto affidare a Maria Maddalena il primo annunzio della gioia pasquale; fa’ che per il suo esempio e la sua intercessione proclamiamo al mondo il Signore risorto, per contemplarlo accanto a te nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te…
PRIMA LETTURA (Ct 3,1-4)
Trovai l’amato del mio cuore.
Dal Cantico dei Cantici
Così dice la sposa: “Sul mio giaciglio, lungo la notte, ho cercato l’amato del mio cuore; l’ho cercato, ma non l’ho trovato. Mi alzerò e farò il giro della città; per le strade e per le piazze; voglio cercare l’amato del mio cuore. L’ho cercato, ma non l’ho trovato. Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda: ”Avete visto l’amato del mio cuore?”. Da poco le avevo oltrepassate, quando trovai l’amato del mio cuore”.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 62)
R. Ha sete di te, Signore, l’anima mia.
O Dio, tu sei il mio Dio,
all’aurora, ti cerco,
di te ha sete l’anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta, arida, senz’acqua. R.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.
Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani. R.
Se penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia
e la forza della tua destra mi sostiene. R.
CANTO AL VANGELO
R. Alleluia, alleluia.
Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?
La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto.
R. Alleluia.
VANGELO (Gv 20,1.11-18)
Donna, perché piangi? Chi cerchi?
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Magdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
Maria stava all’esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: “Donna, perché piangi?”. Rispose loro: “Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto”.
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: “Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo”.
Gesù le disse: “Maria!”. Essa allora voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: “Rabbunì!”, che significa: Maestro! Gesù le disse: “Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”.
Maria di Magdala andò subito ad annunziare ai discepoli: “Ho visto il Signore” e anche ciò che le aveva detto.
Parola del Signore.
OMELIA
Anche noi dobbiamo percorrere l’itinerario di Maria di Magdala. Prestiamo attenzione a non correre il rischio di cercare Cristo nelle vesti abituali con le quali, per nostra comodità, l’abbiamo rivestito; oppure di vivacchiare, in modo relativamente confortevole, in un “sepolcro” dentro il quale riponiamo ogni giorno le medesime azioni rituali, gli stessi gesti religiosi standardizzati. A cristo, che ci sollecita a respirare aria nuova, poiché da quei comportamenti non desideriamo uscire, visto che abbiamo tanto faticato per conquistarli, portiamo come scusante a pietra pesante che si blocca e che non siamo in grado di ribaltare. Non vogliano prendere atto che quel masso non dobbiamo rimuoverlo noi, perché lui ha già provveduto a rotolarlo via, affinché ci poniamo in una ricerca nuova. E’ il dinamismo stesso del mistero pasquale che ci induce a cercare sempre nuove forme di rapporto con Dio: “Ancora peggiore di un’anima malvagia, è un’anima che si crede arrivata!”.