All’Agerola World Festival 2010 presentazione dei libri: VOLEVAMO ESSERE MARADONA” e ” SENTIERI DI GUERRA”

Lug 9th, 2010 | Di cc | Categoria: Scuola e Giovani

Domenica 25 luglio, alle ore 12,30, nell’ambito della quarta edizione dell’Agerola World Music Festival 2010, presso il Palazzo Acampora di Agerola, verranno presentati i libri della Edizioni Cento Autori

  • VOLEVAMO ESSERE MARADONA” di Rosario Cuomo

SENTIERI DI GUERRA” di Fatima Curzio

Nel corso della rassegna, in programma dal 23 al 25 luglio, la Edizioni Cento Autori sarà presente con un proprio stand espositivo

LE OPERE

Volevamo essere Maradona

Cos’è il calcio per il Sud (e per tutti i Sud del mondo)? Come viene vissuto da ragazzi che trasformano una piazza nel teatro di epiche partite di cui si tramandano gli aneddoti e le imprese? Cosa ha rappresentato per un’intera generazione vivere le gesta di una divinità del calcio? Cosa è restato dei sogni di quei giovani? Nel racconto, con uno stile che intreccia i toni intimisti alla descrizione di costume, si guarda al calcio, al di là del suo aspetto sportivo, come matrice di una società complessa che individua nella passione la via se non per la sua emancipazione, quanto meno per la sua voglia di vivere.

Sentieri di guerra

Un viaggio nella disperazione della guerra raccontata senza alcun cedimento al lirismo o alla ricostruzione epica, ponendone in rilievo solo l’aspetto più autentico: l’essere un immane ecatombe di uomini. Il saggio, scritto ricorrendo alla chiarezza del romanzo, proietta il lettore nei tanti inferni, nelle complesse galassie di disperazione generate dalla guerra; si partecipa a sanguinosi assedi mossi da rancori personali, alla disperazione delle vittime della guerra pietrificate dal non senso della violenza di cui, in vario modo, sono vittime, al senso di sospensione ed estraneità vissuti all’indomani dell’attacco alla torri di New York. La parola, la stessa sintassi, si adattano alla storicità dei racconti passando da una scrittura fortemente descrittiva ed evocativa che ricorda il romanzo storico, ad una dai marcati accenti post-moderni, quasi che la parola volesse adeguarsi alla parabola della guerra che, nella sua versione contemporanea, risulta sempre più enigmatica e di difficile decifrazione. Ma raccontare è un obbligo poiché ci sono circostanze in cui tacere è una colpa grave.

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