Berlusconi: presto la libertà d’impresa
Giu 26th, 2010 | Di cc | Categoria: Politica
“Cari amici, come ormai sapete bene, quando assumo un impegno mi ci appassiono. E quando ho assunto l’interim del ministero dello sviluppo economico, e’ stato naturale per me, che sono rimasto un imprenditore prestato alla politica, appassionarmi ai problemi dell’impresa e della sua liberta’”. Comincia cosi’ l’audiomessaggio - disponibile via web sul network Forzasilvio.it - col quale Silvio Berlusconi richiama l’attenzione sulla necessita’ di “liberare le imprese” attraverso la “legge Berlusconi per eliminare l’oppressione burocratica”. Il premier sottolinea che nel nostro Paese non si registrano solo “l’oppressione giudiziaria e l’oppressione fiscale, visto che c’e’ anche quella di stampo burocratico. Il capo del governo segnala che “siamo il Paese in Europa in cui e’ piu’ difficile fare impresa, perche’ la politica e’ dominata dalla cultura comunista e cattocomunista, per la quale chi si assume la responsabilita’ il rischio di prendere un’iniziativa in proprio, di fare l’imprenditore, e’ un potenziale sfruttatore, evasore, truffatore”. “E’ la visione che ispirato l’articolo 41 della Costituzione che noi vogliamo modificare, perche’ il principio liberale della liberta’ dell’iniziativa economica sia realmente attuato”. Berlusconi sottolinea che gli imprenditori sono “la vera risorsa dell’Italia”, in quanto con il loro libero impegno e la loro capacita’ di sacrificio contribuiscono a creare occupazione e benessere. Per questo vogliamo che lo Stato ne riconosca nella stessa Costituzione l’utilita’ economica e sociale e l’essenziale contributo che danno al bene di tutti”. “Ma - avverte il premier - cambiare la Costituzione non basta, vogliamo eliminare la miriade di lacci e lacciuoli che impediscono di avviare una nuova iniziativa in proprio e far si’ che le imprese che stanno crescendo e vogliono ingrandirsi e creare nuovi posti lavoro possano farlo in tempi certi e veloci. Perche’ se il mancato rispetto dei tempi da parte dell’amministrazione pubblica e’ assurdo in tempi di crescita, in tempi di difficolta’ economica e’ un vero e proprio delitto. Per questo stiamo lavorando a una nuova legge che gia’ qualche ministro, bonta’ sua, ha chiamato ‘legge Berlusconi’, per realizzare in tempi ridotti la vera liberta’ di impresa”. E annuncia che intende portare il provvedimento al Consiglio dei ministri “entro la meta’ di luglio”, cosi’ da rendere possibile “una vera rivoluzione culturale, una rivoluzione liberale che dobbiamo assolutamente realizzare” anche per garantire alle nostre imprese di competere con pari possibilita’ con i concorrenti stranieri.