La Parola di oggi

Giu 21st, 2010 | Di cc | Categoria: Religione

LA PAROLA DI OGGI
22 giugno 2010
Martedì
S. Paolino da N. - XII settimana del tempo ordinario (C) - IV

PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, insegnaci un santo rispetto, un rispetto meravigliato per le cose
alte, per il sacro che tu hai deposto nelle nostre mani. Concedici di
celebrare i tuoi misteri, e in modo particolare la liturgia, con infinito
rispetto. Perché, se i porci che rappresentano i nostri più bassi istinti
calpestano nel fango della volgarità i tuoi misteri, il figlio del regno
prende la perla preziosa e la porta verso la luce, e il suo volto è tutto
illuminato dai mille colori delle variegate operazioni del tuo Spirito.

PRIMA LETTURA (2Re 19,9-11.14-21.31-35a.36)
Proteggerò questa città per salvarla, per amore di me e di Davide mio
servo.
Dal secondo libro dei Re
In quei giorni, Sennacherib inviò messaggeri a Ezechia per dirgli: “Direte
a Ezechia, re di Giuda: Non ti inganni il Dio in cui confidi, dicendoti:
Gerusalemme non sarà consegnata nelle mani del re d’Assiria. Ecco, tu sai
ciò che hanno fatto i re di Assiria in tutti i paesi che votarono allo
sterminio. Soltanto tu ti salveresti?”.
Ezechia prese la lettera dalle mani dei messaggeri e la lesse, poi salì
al tempio e, svolgendo lo scritto davanti al Signore, pregò: “Signore Dio
di Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni
della terra; tu hai fatto il cielo e la terra. Porgi, Signore, l’orecchio
e ascolta; apri, Signore, gli occhi e vedi; ascolta tutte le parole che
Sennacherib ha fatto dire per insultare il Dio vivente. È vero, o Signore,
che i re d’Assiria hanno devastato tutte le nazioni e i loro territori;
hanno gettato i loro dei nel fuoco; quelli però, non erano dei, ma solo
opera delle mani d’uomo, legno e pietra; perciò li hanno distrutti. Ora,
Signore nostro Dio, liberaci dalla sua mano, perché sappiano tutti i regni
della terra che tu sei il Signore, il solo Dio”.
Allora Isaia figlio di Amoz mandò a dire a Ezechia: “Dice il Signore, Dio
di Israele: Ho udito quanto hai chiesto nella tua preghiera riguardo a
Sennacherib re d’Assiria. Questa è la parola che il Signore ha pronunziata
contro di lui:
Ti disprezza, ti deride la vergine figlia di Sion.
Dietro a te scuote il capo la figlia di Gerusalemme.
Poiché da Gerusalemme uscirà il resto, dal monte Sion il residuo.
Lo zelo del Signore farà ciò.
Perciò dice il Signore contro il re d’Assiria: Non entrerà in questa città
e non vi lancerà una freccia, non l’affronterà con scudi e non vi
costruirà terrapieno.
Ritornerà per la strada per cui è venuto; non entrerà in questa città.
Oracolo del Signore.
Proteggerò questa città per salvarla, per amore di me e di Davide mio
servo”.
Ora in quella notte l’angelo del Signore scese e percosse
nell’accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini.
Sennacherib re d’Assiria levò le tende, fece ritorno e rimase a Ninive.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 47)
R. Dio ha fondato la sua città per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode
nella città del nostro Dio.
Il suo monte santo, altura stupenda,
è la gioia di tutta la terra. R.
Il monte Sion, dimora divina,
è la città del grande Sovrano.
Dio nei suoi baluardi
è apparso fortezza inespugnabile. R.
Ricordiamo, Dio, la tua misericordia
dentro il tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende ai confini della terra;
è piena di giustizia la tua destra. R.

CANTO AL VANGELO (1Ts 5,15.18)
R. Alleluia, alleluia.
Cercate sempre il bene tra voi e con tutti:
questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
R. Alleluia.

VANGELO (Mt 7,6.12-14)
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a
loro.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Non date le cose sante ai
cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le
calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a
loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via
che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa;
quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita,
e quanto pochi sono quelli che la trovano!”.
Parola del Signore.

OMELIA
Confucio ha detto: “Non fate agli altri ciò che non volete che gli altri
facciano a voi”.
Cristo ha detto: “Fate agli altri ciò che vorreste che gli altri facessero
a voi”.
La nostra fede non deve essere sulle difensive. Noi abbiamo troppa
tendenza a focalizzare i nostri esami di coscienza sui divieti. Non ho
fatto né questo né quello, dunque non ho nulla da rimproverarmi. Quando
mi capita di rimproverare amichevolmente a uno dei miei parrocchiani le
sue rare apparizioni in chiesa, egli mi risponde, convintissimo: “Forse
non vengo in chiesa, ma ciò non mi impedisce di essere un credente
migliore di molti altri. Non uccido, non rubo, non tradisco nessuno, non
faccio del male a nessuno…”.
Molto edificante, non è vero? Mi resta tuttavia il compito di portarlo a
capire che la fede in Gesù Cristo non consiste unicamente nell’evitare il
male, ma nel fare il bene.
Che ciò gli stia bene o meno, un cristiano sarà giudicato in base
all’amore, cioè la messa in atto della sua fede.
I comandamenti di Dio dovrebbero servire come carta di tutte le religioni,
di tutte le ideologie, di tutte le politiche, poiché rispondono a ciò che
ognuno desidera nel più profondo di se stesso: vita, amore, rispetto,
libertà, felicità…
Non dovremmo prendere che una sola risoluzione nella nostra vita e
applicarci a viverla nei confronti di tutto e contro tutto: “Metterci al
posto di ciascuno dei nostri fratelli e agire come ameremmo che essi
agissero nei nostri confronti”.
Il mondo andrebbe a meraviglia.

PREGHIERA DELLA SERA
Signore, porto in me il senso della giustizia soprattutto quando mi sento
vittima della più piccola ingiustizia, e ne sono ferito. La più piccola
punta di aggressività o di mancanza di attenzione mi colpisce nella mia
sensibilità. Mio Dio, che io muoia a me stesso, ma che la sensibilità che
tu mi hai dato mi serva a capire i miei fratelli, ad andare incontro ai
loro bisogni, ad essere attento ai loro punti sensibili al fine di non
ferirli e di non urtarli.

Lascia un commento

Devi essere Autenticato per scrivere un commento