Berlusconi: la Lega è alleato fedele
Giu 21st, 2010 | Di cc | Categoria: Politica
“Purtroppo stiamo cercando di farci del male in casa, cerchiamo di non farlo”. Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, riferendosi alle dinamiche interne del Popolo della Libertà, è intervenuto telefonicamente al debutto della fondazione “Liberamente”. “Non che dobbiamo aprirci a correnti ma dobbiamo rimanere uniti come lo siamo sempre stati”. Esperienze come “Liberamente” e altre fondazioni, spiega, “devono concorrere a rafforzare e a rendere più forte il grande partito che è il Pdl” il grande partito in cui si riconoscono gli italiani che non si riconoscono nella sinistra. Berlusconi entra poi nel merito del suo gradimento presso i cittadini, e di quello del governo: “Vi do una buona notizia: nonostante tutto il fango che circola e che ci buttano addosso l’ultimo sondaggio di Euromedia dice che il Pdl è al 38% e passa, il governo al 48% e Silvio Berlusconi sopra il 68%”. Questo risultato, fa notare il Presidente del Consiglio, “è quasi miracoloso se ci confrontiamo con quanto sta accadendo in Europa dove i principali leader hanno perso le elezioni di medio termine, molti sono sotto il 30% e alcuni sotto il 20% in un momento di crisi come questa”. Capitolo situazione economica. “Non siamo l’ultimo paese d’Europa. Mettendo insieme i due debiti”, ossia quello pubblico e quello privato “siamo il paese più ricco d’Europa, un pelino sopra la Germania”, spiega il premier, che rivendica di essere riuscito, in sede europea “a fare inserire nei parametri di sostenibilità” di Maastricht la “dinamica del debito e concetto della sostenibilità del debito”. Sottolineando di avere ereditato dai precedenti governi un debito pubblico molto elevato, Berlusconi evidenzia che “l’Italia è un Paese solidissimo per quello che è il suo privato, con imprese che lavorano e famiglie che lavorano e risparmiano”. “L’83% è proprietaria di casa: per questo il nostro sistema bancario è il piu’ solido d’Europa”. “Credo –prosegue Berlusconi - di aver reso un buon servizio al mio Paese e anche all’Europa con il veto sulla tassa sulle transazioni finanziarie”, una proposta che non esita a definire “ridicola”. Questa imposizione “se fosse stata approntata solo dall’Unione Europea e non dagli altri grandi Paesi avrebbe spostato negli Usa e in altri Paesi” la mole delle transazioni finanziarie internazionali. Quanto ai prossimi obiettivi del governo, una possibile riforma dell’articolo 41 della Costituzione “l’unico che parla di impresa” è “una vera e propria rivoluzione che darà una spinta molto forte a chi vorrà dare vita a una nuova iniziativa” economica. Il Presidente del Consiglio mette in evidenza che un eventuale cambiamento del disposto costituzionale farà sì che “non prevalgano i nemici della libertà, del benessere e delle imprese. Questa è anche la filosofia di fondo della manovra per ridurre l’inefficienza, le spese e il parassitismo dello Stato”. Per Berlusconi è “fondamentale approvare al piu’ presto la riforma dell’Università che, tra breve, approderà in Parlamento”. Nel corso degli ultimi anni sono già state “cancellati 469 corsi di laurea considerati inutili - ha puntualizzato il premier - di cui 97 specialistici. La riforma” allo studio del ministro Gelmini da due anni “introduce più trasparenza nei concorsi, dice basta a concorsi truccati e parentopoli ed è una riforma che introduce il limite di otto anni ai mandati dei rettori”. A giudizio di Berlusconi “la riforma va nella giusta direzione. La Gelmini – conclude il premier - ha consultato tutti: se c’è una riforma che viene dalla gente credo sia proprio questa”.