Bonaiuti: tra il Premier e Zapatero nessun giallo, solo stima e amicizia

Giu 11th, 2010 | Di cc | Categoria: Esteri

“Basterà prendere informazioni dalle due delegazioni per constatare come nessuna ombra abbia turbato l’incontro e, anzi, si sia registrata una piena concordanza di vedute”. Lo precisa l’on. Paolo Bonaiuti, portavoce del presidente del Consiglio, a proposito di quanto accaduto a palazzo Chigi al termine dell’incontro tra Silvio Berlusconi e il primo ministro spagnolo Josè Luis Zapatero.  “Nella continua ossessione di trovare sempre e comunque qualcosa di strano - afferma Bonaiuti nella nota - alcune agenzie di stampa a Palazzo Chigi hanno superato l’inverosimile. Al termine di un cordialissimo colloquio tra il Presidente Zapatero e il Presidente Berlusconi, i due si sono recati, come previsto, in una sala per alcune dichiarazioni alla stampa. Dopo le dichiarazioni, il Presidente del Consiglio come atto di cortesia ha lasciato la sala per dare la possibilità all’ospite di svolgere autonomamente la conferenza stampa sulla sua visita romana. Nessun giallo, nessun mistero. Nessuna rottura di chissà quale protocollo”.  “Concluso il suo incontro con i giornalisti, il Presidente Zapatero, come già d’accordo, è tornato nello studio del Presidente del Consiglio per un ulteriore, affettuoso colloquio. Infine, il Presidente Berlusconi ha accompagnato l’ospite nel cortile e lo ha salutato calorosamente. Ma di quale protocollo stiamo parlando? E di quale rottura? E’ stato interpretato alla rovescia un gesto di cortesia concordato dai due cerimoniali”.   Ma quante se ne inventano su Berlusconi!  Scrivere di Berlusconi fa vendere i giornali, leggere le agenzie, vedere la televisione. Ma non contenti i siti web, i quotidiani, i periodici, le televisioni a ogni vertice o incontro internazionale passano alla lente d’ingrandimento ogni gesto o comportamento di Berlusconi, per inventare “gaffe” e “incidenti”. È il caso dell’incontro di ieri col primo ministro spagnolo José Luis Zapatero, venuto a Roma per la visita in vaticano. Zapatero ha incontrato Berlusconi a Palazzo Chigi e il colloquio è stato fruttuoso e molto cordiale. I due leader s’intendono perfettamente, anche se è difficile immaginare due personalità così diverse. Italia e Spagna sono paesi “cugini”, mediterranei, con interessi comuni e una stretta collaborazione in molti settori. Tutto questo è emerso nell’incontro con la stampa al termine del colloquio. Erano previste dichiarazioni, senza domande. Una procedura normale. Informalmente s’era detto che nel caso vi fosse stato il tempo, avrebbero risposto a un paio di domande (una per parte). Di sicuro vi sarebbe stata una conferenza stampa di Zapatero con i “suoi” giornalisti, alla quale evidentemente non poteva essere presente il Presidente del Consiglio italiano. Un gesto di cortesia che avviene in ogni capitale del mondo quando un ospite importante viene lasciato libero di informare i “propri” giornalisti di quello che ha fatto, e gli si concede una sala per farlo. Lo ha fatto tante volte anche Berlusconi all’estero. I cronisti lo sanno bene, quindi non potevano sbagliare. Invece, è nato il caso: “Zapatero lasciato solo”, “rottura del protocollo”, etc. etc. La “gaffe” e gli “sgarbi” attribuiti al premier italiano sono un’invenzione! Come è successo altre volte: a un G20 a Londra quando semplicemente Berlusconi ha detto “Obama!” dopo la foto di gruppo ed è stato inventato un fastidio della Regina. A un vertice Nato di Strasburgo dove è stata spacciata per gaffe la telefonata con Erdogan che invece ha sbloccato il nodo principale del summit. O all’Aquila, dove una parola di conforto ai bambini per sdrammatizzare il terremoto, peraltro accolta dagli applausi dei terremotati il giorno dopo il sisma, si è trasformata in un’offesa. E in Spagna, anni fa, quando in un’altra foto di gruppo Berlusconi ha scherzato con dei giovani studenti presenti allo scatto dei ministri degli Esteri con il gesto delle corna riferito invece dalla stampa al ministro spagnolo. E via dicendo. Fortuna che al di là delle invenzioni e forzature giornalistiche, Berlusconi entra direttamente in sintonia con la gente. Che lo capisce e gli vuole bene a dispetto di quello che i media si inventano su di lui. 

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