Reddito di cittadinanza, assessore Russo: “Una misura inefficace che va ripensata”
Giu 9th, 2010 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale“Il reddito di cittadinanza è una misura inefficace e va ripensata. La drammaticità dei conti regionali, compromessi dallo sforamento del Patto di stabilità della precedente amministrazione e gravati dai vincoli nazionali della manovra correttiva, non consente il protrarsi di un sussidio fine a se stesso”. E’ quanto dichiara l’assessore alle Politiche sociali, Demanio e Patrimonio, della Regione Campania Ermanno Russo.
“L’indicazione che arriva dall’intera giunta regionale, a partire dal presidente Caldoro, è univoca ed inequivoca: il mero sostegno al reddito non può bastare per l’emersione dalla povertà. Ad esso dovrà sostituirsi una seria politica di welfare, fatta di misure di assistenza sociale sempre più concrete e di interventi mirati per l’inserimento lavorativo dei soggetti in stato di indigenza”.
“La strategia dei finanziamenti a pioggia e delle misure una tantum ha fallito. Il messaggio circa il rinnovo del reddito di cittadinanza per un anno, lanciato attraverso l’ultima Finanziaria regionale dalla precedente giunta di centrosinistra, oggi appare grave, illusorio e fortemente improntato ad una logica di tipo elettorale. Le risorse stanziate in quella sede, pari a 30 milioni di euro, non bastano a coprire l’attuale fabbisogno regionale – spiega l’assessore Russo –, che è stimato in circa 18mila unità. La precedente amministrazione ha pertanto lasciato un “buco” di 44 milioni di euro rispetto alla misura in oggetto, scaricando, in maniera del tutto irresponsabile, il problema del reperimento delle risorse sul governo nazionale”.
“Proprio ieri la struttura dirigenziale dell’Assessorato alle Politiche sociali ha incontrato, su mio mandato, i rappresentanti del reddito di cittadinanza del comune di Napoli, ai quali è stato ribadito che, così com’è, la misura non potrà continuare per il 2010. I limiti di spesa della Regione Campania, dovuti allo sforamento del patto di stabilità da parte della precedente giunta regionale e ai successivi vincoli imposti dal Governo con la manovra correttiva (dopo le indicazioni della Ue), non consentono di impegnare risorse se non in modo finalizzato e concreto”.