Berlusconi: intercettazioni, iniziamo un lungo cammino
Giu 8th, 2010 | Di cc | Categoria: Politica
Nella votazioni di oggi a Palazzo Grazioli dei vertici del Popolo della Libertà sulle ultime modifiche al testo del disegno di legge sulle intercettazioni ”c’e’ stato un solo astenuto: io. Mi sono astenuto perche’ considero il nostro programma elettorale un contratto assolutamente vincolante. E questa legge non adempie a tutte le promesse che noi avevamo inserito nel nostro contratto”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, prendendo la parola all’Assemblea Nazionale di Federalberghi.”Il nostro programma - ha spiegato il premier - considerava la privacy, la riservatezza dei cittadini un diritto inviolabile. Ma la situazione parlamentare, le lobby dei magistrati, le lobby dei giornalisti hanno impedito di arrivare ad un testo che difenda al 100% questo diritto fondamentale”. Per Berlusconi si tratta comunque di ”un lungo cammino che iniziamo con questa legge che migliora le cose perche’ riduce a 75 giorni il tempo per fare le intercettazioni. Superato il limite dei 75 giorni, se si sa che c’e’ un reato” le intercettazioni potranno essere prorogate ”per 48 ore”. Berlusconi spiega poi che ”abbiamo soprattutto ridotto la possibilita’ di fughe di notizie, con pesanti pene per chi ne e’ responsabile. Abbiamo anche proibito la pubblicazione delle intercettazioni sulla stampa e in televisione. Sapete bene - dice rivolgendosi alla platea degli albergatori - che una frase detta al telefono puo’ essere cambiata fino a modificare il senso di quello che hai detto, o capovolto addirittura. I giornali potranno dire i fatti, ma non le parole, che qundo sono sulla carta stampata spesso hanno un senso molto diverso da quello che hai detto veramente al telefono”. Intercettazioni/Ufficio di Presidenza del PdL, sì alla relazione-Alfano Approvata all’unanimita’ dall’Ufficio di Presidenza del Pdl la relazione sul ddl intercettazioni del guardasigilli Angelino Alfano. Lo riferiscono, al termine della riunione, i ministri Gianfranco Rotondi e Altero Matteoli. Quest’ultimo specifica che “la relazione e’ stata votata all’unanimita’”, quindi anche dai componenti dell’Ufficio di Presidenza che fanno riferimento a Gianfranco Fini.