S’intravede forse un epilogo per la delicata vicenda che da tempo sta interessando l’Istituto didattico “Russo II” situato a Pianura e precisamente in via Napoli. La struttura che ospita l’Istituto, infatti, è stata chiusa alcuni mesi fa a causa di infiltrazioni di acqua piovana e dello stato generale di precarietà che caratterizza l’edificio stesso, collocato all’interno di un prefabbricato. Ma la vicenda prende le sue mosse, in realtà, alcuni decenni fa. L’Istituto scolastico fu assegnato, solamente per alcuni anni, all’interno della cosiddetta ricostruzione 219 post-terremoto nella zona rurale di Pianura , struttura che invece, dopo oltre 25 anni, è risultata essere ancora la sede dell’Istituto “Russo II”. A nulla sono valsi, dunque, nel corso degli anni, i numerosi interventi di riparazione indetti dai vari dirigenti scolastici, con i contributi esigui del Comune, e che hanno, comunque, portato alla chiusura del plesso scolastico, considerato uno dei pochi esempi di legalità in una zona del quartiere connotata da degrado e devianza sociale. La situazione risulta, oggi, difficile per gli studenti delle sezioni media ed elementare che, dopo un periodo di “vacanza” forzata ed uno successivo nel quale sono stati ospitati di pomeriggio presso la succursale dell’Istituto “Russo I”, si trovano presso l’”86° Circolo Didattico”, costretti a raggiungere l’Istituto attraverso un servizio di trasporto saltuario e carente. Diversa, invece, risulta la situazione per gli alunni della sezione materna che dopo aver atteso a lungo la riapertura della scuola d’infanzia, situata in via Napoli 121 e facente capo al “72° Circolo Didattico”, potranno, già dalla prossima settimana, riprendere le lezioni  grazie ad un verbale tecnico che, martedì scorso, ha dichiarato l’agibilità della sede, chiusa circa due anni fa a seguito dell’occupazione da parte degli sfollati del T1. Ancora più devastante risulta, infine, la posizione degli insegnanti della scuola “Russo II”, i quali sono costretti a trovare collocazioni di emergenza presso altre strutture scolastiche del territorio. Ma è sempre di martedì scorso la notizia che, grazie ad uno stanziamento del Comune di circa 200.000 euro, la sede di via Napoli potrà essere definitivamente ristrutturata ponendo fine, in tal modo, alla grave violazione del diritto allo studio di cui sono stati protagonisti gli studenti dell’Istituto e adempiendo, così, ai vincoli di sicurezza e di protezione di cui si deve far carico una struttura scolastica.

Rita Marsico