I Giovani per la Pace impersonano “poster viventi”per dire BASTA ai baby soldato e kamikaze
Apr 19th, 2010 | Di cc | Categoria: Scuola e GiovaniE’ stata annunciata a settembre la nuova campagna di “GPace – Giovani per la Pace” dal nome “More Fun No More War”, un motto che sta a significare più divertimento e più istruzione per i bambini e per gli adolescenti nei Paesi in conflitto, basta con l’uso e l’abuso baby soldato e kamikaze. Due mesi dopo, il 14 novembre 2009, i ragazzi dell’Istituto Costa di Lecce e di Repubblica Salentina per far sentire la propria voce hanno messo in piedi una prima grandiosa manifestazione pubblica, hanno cucito in Piazza Duomo la Bandiera della Pace più grande del mondo, ed è certo che il loro “urlo” è arrivato molto lontano, visto che persino l’edizione internazionale di Wikipedia ne riporta l’evento. Da quella fantastica giornata ad oggi, i ragazzi hanno continuato a vedersi puntualmente ogni settimana per confrontarsi sugli importanti temi del GPace e per mettere in piedi ed organizzare le manifestazioni e le iniziative da attuare in primavera, e ora ci siamo. Cosa si sono inventati? Per rendere comprensibile la loro protesta e per sollevare curiosità ed un polverone mediatico, hanno deciso di impersonare dei poster viventi, ossia di farsi incorniciare rappresentando dei manifesti di protesta con le due scene “No” e “Yes”. Dalla parte del “No” ci sono ragazzi e ragazze vestiti da militari e dalla parte del “Yes” ci sono ragazzi nelle vesti di sportivi, musicisti, ballerini, etc. La “galleria” in cui i ragazzi sono “esposti” è visitabile sul sito ufficiale di GPace www.gpace.net e sul loro profilo in FB (giovani per pace). E questa galleria, o book fotografico, è solo il primo passo dei “poster viventi”. Il secondo passo lo faranno infatti l’8 maggio, giorno in cui tutti i giovani salentini saranno in piazza S. Oronzo a Lecce a celebrare la giornata GPACE di primavera. In quell’occasione, tutti i manifesti animati saranno lì, in piazza, a farsi ammirare e fotografare, per far sì che le loro immagini con i messaggi molto espliciti possano circolare ovunque, in rete, sui social network e sui siti dei media, con lo scopo di raggiungere quante più persone possibile e tentare di far capire a chi governa e a chi muove i fili delle guerre che i giovani devono fare altro alla loro età: studiare, fare sport, suonare musica e divertirsi! Il terzo passo è poi ancora più “alto”. Il 19 maggio i ragazzi di GPace travestiti da poster varcheranno la soglia del Vaticano, saranno accolti in udienza da Papa Benedetto XVI e subito dopo si recheranno nella grandiosa piazza S. Pietro per stendere al centro la grande Bandiera della Pace e permettere così ai giovani della Capitale di vedere e porre la propria firma sul più grande segnale di pace al mondo. Ricordiamo che la campagna “More Fun No More War” parte da due considerazioni. Per prima cosa i ragazzi di GPace non accettano assolutamente l’idea che ragazzi e ragazze minorenni possano vivere la loro adolescenza costretti a “giocare” con fucili, mitra e bombe a mano, ancor meno che vengano utilizzati come kamikaze o spie di guerra. Come loro trascorrono la gioventù suonando e ascoltando musica, giocando a pallone o qualunque altro sport e imparando a crescere sotto la guida della famiglia e della scuola, così vogliono che in tempi strettissimi anche questi ragazzi, che per innocenza loro (…e non per colpa loro) sono nati in una terra in conflitto senza alcun rispetto per l’infanzia, possano vivere la loro adolescenza con gioia e spensieratezza. In secondo luogo sono fermamente convinti che se si riuscisse a far giungere loro (e ai loro genitori) il messaggio che i loro coetanei nel resto del mondo non si sparano addosso ma al massimo si sfidano a calcetto, questo farebbe sicuramente cambiare qualcosa, almeno nella loro coscienza. Molto probabilmente, non avendo contatti con il resto del mondo, questi ragazzi stanno crescendo convinti che sia “normale” così, ossia che a 12 o 15 anni sia la “norma” quella di impugnare le armi e combattere la guerra assurda degli adulti. Ecco parchè i ragazzi salentini si stanno impegnando con ogni mezzo a loro disposizione nel cercare di far giungere in quelle terre immagini, testi e quant’altro sia utile affinché si rendano conto che ESISTE UNA VITA MIGLIORE!!!