VULCANO ISLANDA: RIAPRONO ALCUNI AEREOPORTI
Apr 18th, 2010 | Di cc | Categoria: EsteriTorna quasi la serenità, alcuni aeroporti riaprono, tra questi Francoforte, uno dei piu’ importanti d’Europa, che ha ripreso un servizio “limitato” fino alle 20:00 ora italiana. Ma non solo in Germania hanno ricevuto il via libera per la ripresa ad operare anche altre sei installazioni aeroportuali (Berlin Tegel, Berlin Schoenefeld, Erfurt, Lipsia e Hannover): il dipartimento sicurezza aerea ha tolto il blocco per i voli in direzione est. Le notizie che man mano provengono dalle agenzie ed in particolare dall’ANSA, fanno registrare che anche in Francia e’ possibile operare al sud di una linea immaginaria tra le citta’ di Bordeaux e Marsiglia, anche se continuano a rimanere chiusi gli aerodromi di Parigi (Roissy-Chalrles de Gaulle, Orly e Le Bourget) e il governo francese ha annunciato che i terminali del nord rimarranno chiusi fino a martedi’; tuttavia gli aeroporti di Tolosa, Montpellier, Pau, Tarbes, Biarritz, Ajaccio e Bastia (questi due ultimi in Corsica) saranno aperti almeno fino a lunedi’ alle 15 ora locale, la stessa ora in cui rimarranno operativi al traffico commerciale quello di Bordeaux, Nizza e Marsiglia. Riprese le operazioni anche negli aeroporti della Spagna che avevano chiuso alle prime ore del giorno e dove sono stati cancellati 2.194 voli dei 5.000 in programma per domenica. Invece il Regno Unito ha deciso di ampliare la chiusura del traffico aereo fino alle 08:00 di lunedi’, perche’ la nube di cenere continua a coprire praticamente la totalita’ dello spazio aereo britannico; e il primo ministro Gordon Brown ha convocato una riunione urgente del suo gabinetto al piu’ alto livello per affrontare la crisi. L’Olanda ha intanto prolungato la chiusura del suo spazio aereo almeno fino alle 20, mentre continua la chiusura in Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia, e la compagnia scandinava Sas ha annunciato la cancellazione di tutti i suoi voli per oggi e domani. Anche in Europa centrale e dell’Est, rimangono chiuse gli spazi aerei di Bulgaria e Repubblica Ceca. Il quarto giorno consecutivo di chiusura dei cieli su gran parte dell’Europa intanto comincia a creare problemi seri all’economia -soprattutto alle linee aeree, le cui perdite sono stimate in circa 200 milioni di dollari al giorno - e a migliaia di viaggiatori rimasti a piedi. L’Eurocontrol, l’agenzia per la sicurezza della Navigazione aerea europeo, ha calcolato che domenica hanno volato solo circa 4.000 aerei (dei 24.000 giornalieri) e che da giovedi’ ne sono stati cancellati 63.000.