La Parola di oggi

Apr 16th, 2010 | Di cc | Categoria: Religione

LA PAROLA DI OGGI
17 aprile 2010
Sabato
S. Aniceto, papa - II di Pasqua (C) - II

PREGHIERA DEL MATTINO
Noi ti offriamo, Signore, questa giornata che comincia.
Fa’ che aiutiamo coloro che vengono a noi, perché sei tu stesso a venire.
Fa’ che siamo uniti con tutti i nostri fratelli e le nostre sorelle che
incominciano a vivere nella tua esultanza.
Fa’ che siamo teneri, affettuosi, aperti e pronti ad accettare la tua
volontà in qualsiasi forma.
Fa’ che ridiamo durante la vita, perché tu sei la vita.
Fa’ che ti offriamo la nostra fiducia in terra come in cielo.
Fa’ che rinunciamo a tutto quello che non sei tu e i tuoi figli, gli
uomini.
Fa’ che vediamo chiaro nel nostro amore, per la grazia del Padre, del
Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.

PRIMA LETTURA (At 6,1-7)
Scelsero sette uomini, pieni di Spirito Santo.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, mentre aumentava il numero dei discepoli, sorse un
malcontento fra gli ellenisti verso gli Ebrei, perché venivano trascurate
le loro vedove nella distribuzione quotidiana.
Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: “Non è
giusto che noi trascuriamo la parola di Dio per il servizio delle mense.
Cercate dunque, fratelli, tra di voi sette uomini di buona reputazione,
pieni di Spirito e di saggezza, ai quali affideremo quest’incarico. Noi,
invece, ci dedicheremo alla preghiera e al ministero della parola”.
Piacque questa proposta a tutto il gruppo ed elessero Stefano, uomo pieno
di fede e di Spirito Santo, Filippo, Procoro, Nicanore, Timone, Parmenas
e Nicola, un proselito di Antiochia. Li presentarono quindi agli apostoli
i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani.
Intanto la parola di Dio si diffondeva, e si moltiplicava grandemente il
numero dei discepoli a Gerusalemme; anche un gran numero di sacerdoti
aderiva alla fede.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 32)
R. Volgiti a noi, Signore: in te speriamo.
Esultate, giusti, nel Signore:
ai retti si addice la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate. R.
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama il diritto e la giustizia,
della sua grazia è piena la terra. R.
Ecco, l’occhio del Signore veglia su chi lo teme,
su chi spera nella sua grazia,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame. R.

CANTO AL VANGELO
R. Alleluia, alleluia.
Cristo è risorto, lui che ha creato il mondo,
e ha salvato gli uomini nella sua misericordia.
R. Alleluia.

VANGELO (Gv 6,16-21)
Videro Gesù che camminava sul mare.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare e, saliti in una
barca, si avviarono verso l’altra riva in direzione di Cafarnao.
Era ormai buio, e Gesù non era ancora venuto da loro. Il mare era agitato,
perché soffiava un forte vento.
Dopo aver remato circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul
mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro:
“Sono io, non temete”.
Allora vollero prenderlo sulla barca e rapidamente la barca toccò la riva
alla quale erano diretti.
Parola del Signore.

OMELIA
Dal racconto degli altri Vangeli sappiamo il carattere drammatico della
traversata del lago agitato: come le onde facessero dondolare la barca da
una parte all’altra, e i discepoli, che Gesù aveva esortato a precederlo
dall’altra parte del lago, temessero per la loro vita. Il Vangelo di san
Giovanni non racconta niente di tutto questo. Certamente si può immaginare
il comportamento dei discepoli, ma non viene menzionato. Chiaramente,
l’evangelista non vuole che ci soffermiamo sull’atteggiamento dei
discepoli; perché, in fondo, ciò non ha importanza per il racconto. Solo
Gesù è importante.
I discepoli se ne sono resi conto: bisogna che Gesù salga sulla loro
barca, altrimenti questa non raggiungerà la riva. Ma i discepoli hanno
sottovalutato Gesù: la barca raggiunge sempre il suo scopo, se Gesù lo
vuole; questo non dipende assolutamente dalla sua presenza fisica sulla
barca. Gesù rimane sempre il padrone della sua Chiesa. Senza restrizioni.
Ed è per questo che egli può dire di se stesso: sono io. Nell’Antico
Testamento, è in questo modo che Dio parlava al suo popolo.

PREGHIERA DELLA SERA
Signore, oggi abbiamo vissuto come tu desideri?
Siamo stati pazienti, modesti e affettuosi?
Abbiamo dedicato abbastanza tempo a coloro che sono venuti verso di noi?
Abbiamo risposto alla loro speranza quando si sono rivolti a noi?
Li abbiamo presi tra le nostre braccia quando piangevano?
Li abbiamo confortati con tenerezza, fino a quando hanno ripreso a
sorridere?
Abbiamo pregato quando soffrivano?
Oltre al pane, abbiamo offerto loro dei fiori?
Abbiamo saputo far fiorire la tua gioia?
Siamo sempre stati fratelli dei nostri fratelli?
Se questo non fosse, Signore, perdonaci.
Ed anche se così è stato, questo non basta.
Circondaci ogni giorno più di amore, Signore, fino alla luce della tua
eternità.

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