La Parola di oggi
Apr 9th, 2010 | Di cc | Categoria: ReligioneLA PAROLA DI OGGI
10 aprile 2010
Sabato
S. Terenzio, martire - Ottava di Pasqua (C) - PPREGHIERA DEL MATTINO
Signore, vorrei credere, fermamente e senza esitare. Tu conosci i miei
dubbi e i momenti della mia mancanza di fede.
Vorrei avere fiducia nella tua parola; confidarti la mia vita. Tu sai
quante volte mi sottraggo a questa decisione per attaccarmi a delle
certezze che mi fabbrico da solo. Io vorrei - con chiarezza nelle mie
parole e nelle mie azioni, nelle relazioni con gli altri e nel mio amore
per loro - non dissimulare a quale punto tu conti per me. Accetta la mia
testimonianza, malgrado le sue debolezze.
PRIMA LETTURA (At 4,13-21)
Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, i principi dei sacerdoti e gli anziani, vedendo la
franchezza di Pietro e di Giovanni e considerando che erano senza
istruzione e popolani, rimanevano stupefatti riconoscendoli per coloro che
erano stati con Gesù; quando poi videro in piedi vicino a loro l’uomo che
era stato guarito, non sapevano che cosa rispondere.
Li fecero uscire dal sinedrio e si misero a consultarsi fra loro dicendo:
“Che dobbiamo fare a questi uomini? Un miracolo evidente è avvenuto per
opera loro; esso è diventato talmente noto a tutti gli abitanti di
Gerusalemme che non possiamo negarlo. Ma perché la cosa non si divulghi
di più tra il popolo, diffidiamoli dal parlare più ad alcuno in nome di
lui”. E richiamatili, ordinarono loro di non parlare assolutamente né di
insegnare nel nome di Gesù.
Ma Pietro e Giovanni replicarono: “Se sia giusto innanzi a Dio obbedire
a voi più che a lui, giudicatelo voi stessi; noi non possiamo tacere
quello che abbiamo visto e ascoltato”. Quelli allora, dopo averli
ulteriormente minacciati, non trovando motivi per punirli, li rilasciarono
a causa del popolo, perché tutti glorificavano Dio per l’accaduto.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 117)
R. Ti rendiamo grazie, Signore nostro Dio.
Celebrate il Signore, perché è buono;
perché eterna è la sua misericordia.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria,
nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto meraviglie. R.
La destra del Signore si è alzata,
la destra del Signore ha fatto meraviglie.
Non morirò, resterò in vita
e annunzierò le opere del Signore.
Il Signore mi ha provato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte. R.
Apritemi le porte della giustizia:
voglio entrarvi e rendere grazie al Signore.
È questa la porta del Signore,
per essa entrano i giusti.
Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito,
perché sei stato la mia salvezza. R.
CANTO AL VANGELO (Sal 118,24)
R. Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
R. Alleluia.
VANGELO (Mc 16,9-15)
Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo.
+ Dal Vangelo secondo Marco
Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima
a Maria di Magdala, dalla quale aveva cacciato sette demoni. Questa andò
ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. Ma essi,
udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere.
Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in
cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunziarlo agli
altri; ma neanche a loro vollero credere.
Alla fine apparve agli Undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per
la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a
quelli che lo avevano visto risuscitato. Gesù disse loro: “Andate in tutto
il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura”.
Parola del Signore.
OMELIA
Il Vangelo di san Marco termina con una catechesi sulla fiducia che
meritano gli undici apostoli, la cui testimonianza è il fondamento della
fede della Chiesa: Gesù stesso li ha chiamati per andare dalla Galilea a
Gerusalemme.
Dopo il Venerdì santo, delusi e senza speranza, restano in città. Maria
di Magdala che - secondo questo racconto, che fa fede - è stata la prima
alla quale il Signore è apparso, spiega loro di che cosa l’ha incaricata
il Cristo risuscitato. I due discepoli che il Signore accompagna lungo il
cammino verso Emmaus rientrano a Gerusalemme. Tuttavia, essi non li
ascoltano, né credono loro. Né la testimonianza della donna, né quella dei
due discepoli fa uscire gli apostoli dalla loro afflizione e dai loro
lamenti.
È soltanto quando Gesù stesso è vicino a loro e rimprovera loro la
mancanza di fiducia nella parola dei suoi testimoni, che i loro cuori e
i loro occhi si aprono.
Vedendolo, capiscono che il vangelo di Dio che Gesù aveva predicato, e che
diventa la loro missione, ha un avvenire senza fine. Capiscono che la loro
missione comprende “il mondo intero” e “la creazione intera”, tutta la
comunità dei viventi.
PREGHIERA DELLA SERA
Renditi accessibile, la sera, quando si fermano gli itinerari percorsi
durante la giornata, quando le mani abbandonano i loro compiti, quando i
rumori terminano e il cuore ritrova il ritmo della notte.
Renditi accessibile, la sera, quando le parole esitanti ti cercano. Lascia
che ogni vita trovi rifugio in te.